Evade per amore ma trova
la polizia e non la fidanzata

Approfitta di un permesso per rivedere la fidanzata da poco uscita di prigione. Avvistato in un bar e preso dopo inseguimento sull’Asse.

Voleva rivedere la sua fidanzata, che – scontata la pena – aveva lasciato la sezione femminile del carcere solo pochi giorni fa. È per questo che, senza un piano, senza soldi e con poche possibilità di farla franca, un detenuto della casa circondariale di via Gleno è evaso, approfittando di un permesso premio. Lo hanno acciuffato 24 ore dopo gli agenti della polizia penitenziaria, dopo un rocambolesco inseguimento in macchina cominciato a Lallio e finito, con le pistole estratte dalla fondina, dalle parti di Bonate Sopra.

Da subito gli agenti seguono la pista della fidanzata, ucraina, uscita di prigione solo pochi giorni fa. Stava nella sezione femminile e con D. G. aveva regolari colloqui periodici, all’interno della casa circondariale. Un legame all’apparenza saldo, quindi, che però correva il rischio di spezzarsi: sulla donna, che pure era tornata in libertà, pendeva (e pende tuttora) un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale. Sarà stato il timore che venisse rimpatriata a spingere il detenuto ad approfittare del permesso premio per fuggire e raggiungerla? È l’ipotesi degli investigatori, anche perché altrimenti la fuga non si spiega: al detenuto mancava solo un anno per tornare definitivamente libero. Sarà comunque lui, quando verrà interrogato, a spiegare al giudice le ragioni del gesto.

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