Famiglie sole, due sfratti al giorno
«Aumenta il mercato nero delle stanze»

Due famiglie sfrattate al giorno in provincia di Bergamo e per chi resta senza casa difficile permettersi un’altra abitazione. L’allarme dei sindacati.

L’emergenza e la precarietà abitativa si confermano nella nostra provincia, anche se nel 2017 sono diminuite le sentenze di sfratto esecutivo emesse. Hanno segnato infatti una riduzione del 25%, passando dalle 591 del 2016 alle 438 dello scorso anno, con un decremento superiore al dato regionale (-14%) e a quello nazionale, meno 6,7%. Numeri che però, a livello provinciale, non confortano del tutto e denotano un persistente e preoccupante fenomeno, se il riferimento va al numero degli sfratti eseguiti con l’utilizzo della forza pubblica: nel 2017 sono stati 542, con un calo solo del 4,7%, in pratica, non contando i sabati e le domeniche, se ne sono verificati 2 al giorno e 10 a settimana.

Sulla questione è intervenuto Roberto Bertola, segretario Sicet-Cisl: «I numeri riferiti agli sfratti nella nostra provincia rimangono comunque alti e preoccupano. Sono sinonimo di disagio per molte famiglie che secondo me non vengono seguite in modo preciso e puntuale dalle strutture istituzionali impegnate nell’assistenza sociale, anche perché, bisogna ammetterlo, i numeri sono talmente alti che gli attori del sociale non riescono ad arrivare dappertutto». Per l’Unione Inquilini di Bergamo, Fabio Cochis mette in guardia: «Molte delle famiglie sfrattate non riescono più a tornare sul mercato della locazione, ma aumentano le coabitazioni, gli affitti di camere o di letti “a nero” e così via».

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