Firmato il Patto per la Lombardia
«Finanziamenti alle opere più certi»

A bergamo il presidente della regione Lombardia ha incontrato i sindaci delle città capoluogo per sottoscrivere il «Patto per la Lombardia». Un metodo nuovo nella gestione dei finanziamenti per le opere pubbliche che saranno più certi. Comuni responsabilizzati.

Un nuovo «modus operandi» per la Lombardia, lo hanno sottoscritto, mercoledì 30 novembre, i sindaci capoluoghi a Bergamo. Si tratta del Patto per la Lombardia, un metodo di lavoro che prevede la responsabilizzazione dei comuni e soprattutto più certezza nell’ottenimento dei fondi necessari a finanziare le opere sui territori. «Sono soddisfatto dell’incontro, di questo tavolo che si e’ formalizzato, individuando i sindaci dei comuni capoluogo interlocutori della Regione per il territorio. Ora entriamo nel merito e verificheremo con i territori le opere da realizzare e l’utilizzo di una parte dei fondi, cosi’ come l’assegnazione dei 110 milioni delle politiche abitative e l’impiego dei circa 500 milioni per gli interventi di edilizia sanitaria e di innovazione tecnologica nella sanita’. «I sindaci avranno il compito di parlare col territorio, con la Provincia e i Comuni della Provincia». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni a Bergamo.

RISORSE VINCOLATE ALLA LOMBARDIA - «Il vantaggio del Patto e’ che vincola, per le opere che prevede, che sono elencate nel dettaglio, e che dovranno essere realizzate, per esempio, da Anas, dalle Ferrovie e anche da noi, le risorse stanziate. Mentre prima si poteva correre il rischio che le risorse venissero spostate su altre opere, fuori dal territorio regionale, ora questo non e’ più possibile - ha proseguito Maroni, mostrando la firma del presidente del Consiglio apposta in calce al ’Patto’ cosi’ come la sigla «su ogni pagina degli allegati» -. Viceversa, se noi decidiamo che un’opera non si farà più, le risorse che le erano state destinate restano comunque dentro il ’Patto per la Lombardia’ e possono essere assegnate ad altre opere, ma sempre in Lombardia».

DAL CIPE CERTEZZA SULLE RISORSE - «Giovedì 1 dicembre al Cipe non vanno le singole opere - ha sottolineato il presidente -, va il ’Patto per la Lombardia’, ed èimportante perché questo passaggio da’ la certezza che queste risorse siano definitivamente assegnate alla Lombardia. E’ un’altra buona notizia, non succede mai: di solito il passaggio al Cipe avviene in tempi molto piu’ lunghi, il fatto che in questo caso siano trascorsi tempi cosi’ brevi e’ per noi la conferma che i soldi ci sono».

PROSSIMO INCONTRO ENTRO NATALE - «Oggi abbiamo stabilito un metodo, il prossimo incontro e’ previsto prima di Natale - ha concluso Maroni - e sara’ un incontro operativo».

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