Fontana: «Trasporti ridotti dal 50 all’80%
Zona rossa del Lodigiano, crescita zero»

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha annunciato le indicazione alle agenzie del trasporto: una riduzione del trasporto extraurbano fino all’80% e di quello urbano fino al 50%.

«Abbiamo incontrato i sindaci, con cui abbiamo chiarito diversi temi, soprattutto il trasporto pubblico locale. Abbiamo comunicato quali sono le indicazioni che vengono dalla Regione alle agenzie del trasporto: una riduzione del trasporto extraurbano fino all’80% e di quello urbano fino al 50%. Poi una rimodulazione nei picchi di utilizzo, per evitare affollamenti. Abbiamo previsto il pullman bis, che segue il pullman principale, un numero maggiore di vagoni per i treni o un vagone ulteriore. Riduzione dall’alto e aumento nei momenti di maggior necessità». Sono parole del governatore della Lombardia.

La Regione Lombardia ha incontrato «i rappresentanti delle attività produttive per verificare quali siano le attività assolutamente imprescindibili e quali sono le garanzie che devono essere riconosciute ai lavoratori che devono continuare a lavorare». Lo ha sottolineato Fontana. «Alcune associazioni di categoria, come l’Ance - ha detto -, hanno deciso autonomamente di sospendere il lavoro».

A quello che risulta ora, «il trend è ancora in crescita ma ho la sensazione che le misure adottate a breve daranno i risultati sperati, è solo una sensazione però». Lo ha specificato Fontana, aggiungendo: «abbiamo elaborato i dati arrivati dalla zona rossa del Lodigiano e oggi sono arrivati a crescita zero». Un modello, ha aggiunto che è «da prendere come riferimento, come modello. L’ho comunicato al Ministro Speranza che era molto soddisfatto di questa notizia e la comunicherà agli altri territori per ribadire che le misure vanno applicate rigorosamente».

«È arrivata la risposta no» per l’allestimento dell’ospedale in Fiera, «la Protezione civile non è in grado di assicurarci quello che ci serviva. Ci stiamo guardando in giro, speriamo di trovare un’alternativa ma in questo momento è estremamente difficile. Non si può fare con il loro aiuto, non è nelle condizioni di fornire quanto promesso». L’ha dichiarato sempre il presidente della Regione Lombardia spiegando ai giornalisti che non è in grado di fornire i 500 letti di terapia intensiva che si volevano allestire nei padiglioni del Portello a Milano. «Ci stiamo interessando sul mercato internazionale per trovare letti di rianimazione - ha aggiunto - Speriamo di avere risposte positive dai fornitori».

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