Freddo in Bergamasca, dalle cascate
del Serio crollano le candele ghiacciate

Dopo le intense nevicate dei giorni scorsi l’inverno torna ad alzare la voce, non con nuove precipitazioni ma con un brusco calo delle temperature.

Il fenomeno è in atto da alcuni giorni e la conferma, come sempre, arriva dall’analisi dei dati trasmessi dalle tante stazioni del Centro meteo lombardo dislocate sul nostro territorio. Le minime registrate ieri in ognuna delle valli bergamasche sono risultate quindi ampiamente negative. Si va così dai -8 di Schilpario ai -7 di Colere, dai -6 di Roncobello, Peghera di Taleggio e Valbondione fino ai -4 di Selvino e ai -3 di Gorno. Salendo di quota il calo non risulta però esponenziale se si considera che a Capanna 2000 in Arera la colonnina di mercurio si è fermata a -8,7 mentre al rifugio Curò a -10. Il record negativo spetta ovviamente alla stazione posta ai 3.050 metri del Pizzo Coca con una temperatura di -14.

Come sempre capita in queste circostanze la glaciazione dei torrenti è stata immediata. Non ha fatto quindi eccezione il piccolo rivolo che precipita dalla sommità del triplice salto delle cascate del Serio con la differenza che, rispetto al periodo natalizio, risulta di parecchie decine di metri lo spessore del ghiaccio accumulato alla base del primo salto. Le candele che si formano giornalmente, in seguito al continuo accumulo di spruzzi di acqua, assumono infatti dimensioni sempre maggiori fino a precipitare a valle vinte del loro stesso peso e dai raggi di sole che iniziano a riscaldare la parete rocciosa. Malgrado il fragore di questi boati sia udibile a chilometri di distanza nessuno degli ungulati presenti nelle vicinanze sembra più dare peso a questo evento naturale.

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