Fuga all’estero: 52 mila i migranti orobici
Su L’Eco un’inchiesta in quattro puntate

Ogni anno dalla provincia di Bergamo partono più di duemila persone dirette all’estero. Il 22,5% degli expat sono giovani tra i 18 e i 24 anni.

È perfino riduttivo chiamarli «Cervelli in fuga». Spesso non sono cervelli, nel senso classico di cervelloni da medaglia Fields, ma mani sapienti formate in anni di lavoro. A volte non sono nemmeno in fuga perché a casa, in provincia di Bergamo, ci tornano il prima possibile. C’è anche chi scappa davvero, laurea sottobraccio, per cercare opportunità stanco di fronteggiare mulini a vento. Oltre i cliché si muove un flusso continuo di bergamaschi che ogni anno si lasciano alle spalle la terra d’origine alla ricerca di fortuna. Un fenomeno, quello degli expat, difficile da mettere a fuoco perché frenetico e per sua natura poco inquadrato.

Il numero preciso però esiste e si trova nella fotografia scattata ogni anno dal «Rapporto Italiani nel mondo» realizzato dalla Fondazione Migrantes grazie alla complessa elaborazione dei dati Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero: nel 2018 gli iscritti bergamaschi sono 52.106, in crescita rispetto ai 49.694 dell’anno precedente.

Ma oltre al dato totale, chi sono questi emigranti bergamaschi? Da oggi fino a giovedì su L’Eco di Bergamo un’inchiesta in quattro puntate con tutti i dati, le interviste agli esperti e soprattutto le storie di chi ha deciso di partire per costruire una vita lontano da casa.

Qui vi proponiamo un assaggio interattivo. In questo mondo 3D è possibile consultare le principali nazioni in cui vivono i migranti bergamaschi.

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