Furbetti del fisco, segnalazioni record
Recuperati 1 milione 179 mila nel 2015

Sono 271 quest’anno le segnalazioni di casi sospetti che Palazzo Frizzoni ha inoltrato all’Agenzia delle Entrate perché proceda agli accertamenti. Un vero e proprio record. Calcolando dal 2009 nelle casse del Comune sono entrati 3 milioni 171 mila euro.

C’è chi risulta avere un tenore di vita elevato rispetto ai compensi dichiarati. E chi dichiara una sfilza di beni, magari case anche in zone di pregio della città, ma ha stipendi nella norma, se non addirittura bassi. C’è chi non inserisce un immobile di proprietà nella dichiarazione dei redditi e chi non ha pagato la tassa sulla casa.

Casi sospetti, anomalie che vengono poi verificate, incrociando l’enorme mole di informazioni in possesso dei due enti. «Vengono messe in relazione – spiegano dal Comune – le banche dati dell’Agenzia delle Entrate, come quella riguardante le dichiarazioni dei redditi, con i nostri database, ad esempio l’anagrafe, i dati sull’Ici, sulla tassa dei rifiuti, i contratti dell’energia elettrica, del gas, i dati catastali, ma anche il Pubblico registro delle automobili».

Bergamo è stata tra le prime città italiane a dar vita alla collaborazione con l’Agenzia delle Entrate per scovare i furbetti del Fisco. Dal 2009 ad oggi i casi sospetti segnalati dal Comune sono stati in tutto 1.367.

L’azione di controllo incrociata ha fruttato quest’anno all’amministrazione comunale 1 milione 179 mila euro in termini di recupero dell’evasione fiscale, 11,13 euro pro capite. Bergamo nella classifica generale per somme recuperate (elaborata dal ministero) si piazza al secondo posto dopo Milano e prima di città ben più grandi come Genova e Torino.

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