G7, Bergamo al centro del mondo
L’obiettivo «Fame zero» è lontano

Oggi e domani i ministri dell’Agricoltura a confronto. Il rapporto dell’indice globale della fame: 815 milioni di persone continuano a non avere accesso al cibo.

Il G7 a Bergamo inizia oggi, ma venerdì c’è stato un anticipo con la presentazione del rapporto internazionale dell’indice globale della fame, alla quale hanno partecipato il commissario europeo all’agricoltura, l’irlandese Phil Hogan, e il ministro Maurizio Martina. L’indagine è stata illustrata al Donizetti dall’Ong Cesvi, membro del network internazionale Alliance2015 e curatrice dal 2008 dell’edizione italiana. Un appuntamento nel quadro degli incontri di BergamoScienza e inserito nella Settimana dell’agricoltura e del diritto al cibo organizzata dal Comune.

Il report su 119 nazioni è in chiaroscuro, ma restituisce un quadro preoccupante, dimostrando come l’obiettivo «Fame zero» fissato dall’Onu per il 2030 sia purtroppo ancora lontano. C’è sì una riduzione del 27% dal 2000 ad oggi con un punteggio medio di 21.8 (grave) sulla scala da 0 a 100 dell’indice globale della fame. Tuttavia le soglie restano insostenibili: 815 milioni di persone continuano a non avere accesso al cibo e in 52 Paesi denutrizione e insicurezza alimentare rimangono a livelli drammatici. Un tragico paradosso se si pensa che un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA