Galli: con la stretta eviteremo un disastro
«Qui il vaccino darà risultati prima che altrove»

L’infettivologo: «Le misure pagano». E sulla scuola: «Rischioso riaprirle con l’attuale circolazione del Covid e se non cambieranno i trasporti. Col vaccino la Bergamasca libera dal virus prima di altre parti d’Italia».

«Le restrizioni servono per evitare che a Natale si inneschi un disastro con il mescolamento e la circolazione delle persone». Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, invita a non abbassare la guardia. Da dieci giorni il dato dei positivi in Lombardia oscilla sulle 2 mila unità (anche ieri 1.944 casi; 112 nella Bergamasca) e i decessi hanno superato di nuovo la soglia delle cento vittime.

«Le misure pagano» sottolinea Galli. Che frena sulla riapertura delle scuole: «Se avverrà con una circolazione del virus comparabile a quella di oggi e un’efficienza dei trasporti come quella di sempre, allora sarà un rischio». E sull’imminente campagna vaccini anti-Covid: «Alcuni stock previsti per l’Italia – rileva – sono in oggettivo ritardo. Ritardo con cui bisognerà fare i conti. Ma nella Bergamasca, visto che tra il 30 e il 40% di persone hanno visto il virus nella prima ondata, sarà più facile ottenere un gran risultato».

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