Galli: «Scuole perfetto incubatore del virus
Distanziamento? Isoliamo chi è infetto»

«Il problema importante sono le persone ancora in circolazione con l’infezione». Parole di Massimo Galli, direttore Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano.

Il paradosso è che «molte sono costrette a prendere appuntamento in privato per fare test che non sono riusciti a fare con il Servizio sanitario nazionale. Questo è una debacle per la sanità, a fronte di un’epidemia come questa». Sono le parole di Galli , martedì 19 maggio, durante la trasmissione Agorà su Rai Tre.

«Ci sono moltissime persone che chiedono di conoscere il proprio stato e preferirebbero non doverlo fare a pagamento», ha proseguito il past president della Società Italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). «Il pubblico - ha aggiunto - ti dice di andare a pagare 60 euro per fare un test sierologico come se fosse una scelta voluttuaria sapere o meno di essere infetti, quando invece sapere chi è infetto e chi no è molto più importante del distanziamento al ristorante. Vanno separate - ha concluso - le persone infettate dal totale della popolazione: questo è il modo per contrastare l’epidemia».

«Non ha senso ha misurare la febbre all’ingresso dei grandi centri commerciali: la febbre va misurata all’inizio della coda. Perché la fila che ti costringe a una convivenza anche di ore con le 4 persone davanti e le 4 dietro, e non sempre il metro minimo di distanza è rispettato». Sono sempre parole di Galli, in merito alle lunghe file di fronte ad alcuni negozi e alle misure di sicurezza prese per garantire la riapertura di attività commerciali nella Fase 2. «La fila - ha continuato il past presidente della Società Italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) - va distanziata con dei segnali che non dovrebbero esser varcati. Perché quello è un momento in cui si sta in coda anche per un periodo lungo, peggio che mai se si sta al chiuso».

«Cinque ore di stazionamento in classe da parte di bambini, con un distanziamento virtuale inesistente, rappresentano un incubatore perfetto per il virus. In palestra non ci stai 5 ore e probabilmente è più facile a mantenere il distanziamento». Lo ha spiegato Galli sul tema della riapertura delle scuole. «Da sempre per le malattie a trasmissione aeree, le classi a scuola rappresentano un incubatore perfetto per il contagio, come dimostra l’influenza stagionale. Siamo un Paese in cui non ci si vaccina e le classi sono ogni anno gli incubatori dell’influenza, che viene poi passata agli adulti».

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