Gli architetti e i «Maestri del Paesaggio»
accanto al Comune per i nuovi dehors

L’Ordine degli Architetti di Bergamo e i «Maestri del Paesaggio» affiancheranno gli uffici comunali nella valutazione delle richieste per i nuovi dehors.

Il Comune di Bergamo, insieme ad Ascom e Confesercenti, per fornire un sostegno alle attività commerciali della città nel corso della presente emergenza sanitaria Covid-19, ha deciso di riorganizzare ed ampliare gli spazi pubblici disponibili per l’occupazione temporanea da parte di esercenti bar e ristoranti.

Le linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche e produttive pubblicate il 17 maggio da Regione Lombardia prevedono, per la somministrazione di cibo e bevande, una serie di misure di tutela legate al mantenimento della distanza minima interpersonale che determina una riduzione della disponibilità dei posti a sedere all’interno dei locali.

Per ovviare a tale riduzione il Comune di Bergamo ha ritenuto opportuno mettere a disposizione nuovi spazi pubblici che potranno essere occupati dagli esercizi commerciali per garantire una maggiore disponibilità di posti a sedere, favorendo lo svolgimento delle attività in spazi aperti.

L’Amministrazione Comunale di Bergamo ha invitato l’Ordine degli Architetti Ppc della Provincia di Bergamo e l’Associazione «I Maestri del Paesaggio» a collaborare alla stesura delle linee guida Linee Guida 2020 per le occupazioni temporanee del suolo pubblico, relativamente a strutture, attrezzature, materiali vegetali. Tale linee guida suggeriscono le procedure da seguire per ottenere nuovi spazi sia per i soggetti già titolari di concessioni di occupazione di suolo pubblico che richiederanno un ampliamento sia per coloro che la richiedono per la prima volta.

L’Ordine degli Architetti di Bergamo e i «Maestri del Paesaggio» affiancheranno inoltre, in qualità di consulenti tecnici, gli uffici comunali preposti a valutare le richieste pervenute, in modo da velocizzare l’iter burocratico per l’ottenimento dei permessi.

Il Presidente dell’Ordine degli Architetti, Gianpaolo Gritti ritiene che «Il programma è tutto nel titolo: Bergamo Si_Cura. Abbiamo condiviso completamente le intenzioni dell’Amministrazione di Bergamo non solo perché la nostra proposta di nominare così questa attività di sostegno sia stata accettata ma perché proprio attraverso la collaborazione siamo riusciti a chiarire la doppia accezione del titolo: sicurezza della comunità e progetto di miglioramento del territorio. Dialogare e condividere è il primo vero successo di questo programma che noi alimenteremo con un successivo laboratorio progettuale».

L’Ordine, infatti, organizzerà per i propri iscritti un laboratorio, per raccogliere ed elaborare nuove idee operative per cinque diverse zone individuate in accordo con l’Amministrazione Comunale, da sintetizzare poi in un documento che definisca una sorta di «cassetta degli attrezzi» per intervenire sullo spazio urbano. Questi spazi, regolamentati in base alle attività e all’uso, assumono, tramite il percorso il fondamentale valore simbolico del senso comune di collettività.

«Per noi il paesaggio è lo straordinario insieme di natura e cultura, è il nostro impegno a favore della qualità degli spazi e del loro valore di socializzazione- ha dichiarato il presidente di Arketipos Maurizio Vegini -. Partendo da questi presupposti, abbiamo accettato di buon grado di dare il nostro aiuto a sostegno di un’iniziativa che, ci auguriamo, porti maggiore vivibilità nelle piazze e nelle vie e qualità complessiva, che significano benessere e che rafforzano “Bergamo Città del Paesaggio”»

«In un momento impegnativo e complesso come quello che stiamo vivendo - ha commentato l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini - la collaborazione dell’Ordine degli Architetti e di Arketipos paesaggio è quanto mai preziosa ed importante per riuscire a conciliare nei migliore dei modi la rapidità delle decisioni, nell’interesse di tutti quei commercianti che dopo un duro colpo vogliono ora riprendere la propria attività, e l’attenzione, doverosa e necessaria, alla qualità degli spazi pubblici della nostra città».

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