Gmg, trasporti ko. Si cammina, ci si perde
Non per giocare a Pokemon - Foto e video

I mezzi di trasporto sono da sempre uno dei punti caldi della Gmg. Perché il numero dei pellegrini porta sempre sull’orlo del collasso treni, tram e autobus (qui poi non c’è una metropolitana), perché muoversi in una città che non si conosce è comunque difficile, perché alla fine l’unico modo per spostarsi diventa - giocoforza - camminare.

E qualche volta capita di perdersi. Ma tutte queste cose fanno parte dell’esperienza di ogni buon pellegrino. Cracovia è una città molto romantica (il castello del Wawel, il lungofiume, le barche sulla Vistola contribuiscono a creare un’atmosfera particolare), e fino alla settimana scorsa per le strade i turisti giravano su carrozze trainate da cavalli. Da lunedì scorso però sono tutte sparite, come molti abitanti della città, compresi diversi commercianti: hanno preferito partire per le vacanze piuttosto che ritrovarsi assediati - seppure pacificamente e con gioia - dai pellegrini.

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Se qualcuno gira con lo smartphone in mano, tranquilli, non sta giocando a Pokemon Go: cerca semplicemente la strada con il navigatore. Ma spesso non la trova, perché i cellulari non agganciano le celle telefoniche e non trovano la linea, salvo nelle aree dove c’è il wi-fi. Si torna ai vecchi metodi: chiedere cartine ai volontari e poi indicazioni sulla strada ai passanti, magari ai poliziotti, sperando che parlino l’inglese.

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Comunque molti si sono sbizzarriti cercando soluzioni alternative, come i veronesi che ieri hanno fatto un’entrata trionfale in canoa. Ma i migliori, quelli che hanno fatto la scelta più azzeccata, sono i ciclisti: in bicicletta si va dappertutto. E c’è anche il bike sharing. Al netto, ovviamente, dei posti di blocco: ma quelli valgono anche per i pedoni. Non tutte le attese, comunque, vengono per nuocere: quando non piove c’è molto tempo per inventare giochi di società, cantare, raccontarsi storie e stringere nuove amicizie.

Sabrina Penteriani

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