Gori in Vaticano parla dei migranti
«Il sistema dell’accoglienza va cambiato»

«Il sistema dell’accoglienza va cambiato. Non è più un’emergenza». Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori è intervenuto sabato mattina in Vaticano durante l’incontro «Europa: i rifugiati sono nostri fratelli».

Insieme a lui, altri 80 primi cittadini da ogni parte del mondo. L’intervento di Gori, che sul tema dei migranti ha più volte espresso forti prese di posizione negli ultimi mesi, è stato tra i più seguiti. «Si tratta di un fenomeno strutturale che non può più essere affrontato con strumenti del passato – ha spiegato -. Il progetto di ripartizione studiato a settembre è miseramente fallito, l’Europa si è preoccupata di bloccare la rotta dei Balcani e poi si è girata dall’altra parte. L’Italia non ha molti margini di manovra perché le sue coste sono bagnate dal Mediterraneo. La geografica ci pone davanti a un bivio: o si soccorrono o si abbandonano alla morte».

La proposta di Gori è chiara: «Bisogna investire sul miglioramento delle condizioni economiche dei paesi da cui si muovono i migranti. Ci vorranno molti anni. Per quanto riguarda l’accoglienza serve invece entrate in una fase più ordinata e strategica. La fatica dell’accoglienza adesso è concentrata su pochi Comuni, bisogna riorganizzarla in modo equo e sostenibile. C’è un’attesa troppo lunga alle risposte di protezione internazionale. Inoltre una larga maggioranza di risposte sono negative. L’80% dei migranti sono irregolari: fuggono non da situazioni di conflitto, ma spinti dalla miseria. La legge ne prescrive il rimpatrio, pratica difficile a causa di fattori come i costi e la mancanza di accordi bilaterali con i paesi d’origine. Quale vogliamo sia il destino di queste persone? Dobbiamo studiare un percorso di integrazione. Chi ha voglia di fare e di rispettare le nostre leggi può rimanere. Per ottenere questo risultato è necessario cambiare il sistema dell’accoglienza fondandolo su formazione, lavoro e utilità sociale».

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