Identità rubate per frodare online
A Bergamo 272 casi in un anno

Crescono le denunce di raggiri su internet. I dati personali «clonati» e utilizzati per compiere reati. La Finanza: «Prevenzione fondamentale, già a scuola».

Scoprire improvvisamente di avere acquistato un elettrodomestico, uno smartphone, un computer o un mobile e apprendere che ci sono ancora tot rate da pagare. Ma – peggio – che alcune altre sono già state pagate da noi. Benché – ne siamo certi – quell’oggetto non lo abbiamo mai comperato. E allora la certezza diventa un’altra: siamo rimasti vittime di una frode creditizia con precedente furto di identità. Cosa vuol dire? Che qualcuno – ovviamente un malvivente – è riuscito a carpire per via telematica i nostri dati personali e, spacciandosi per noi, ha acquistato un bene ottenendo un credito per il suo pagamento. Un fenomeno che a Bergamo e provincia è in crescita: in tutto il 2017 le denunce sono state 272, com’è emerso alla recente ventiseiesima edizione dell’Osservatorio Crif-Mister Credit appunto sui furti di identità e le frodi creditizie.

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