«Il coronavirus è entrato a Vò Euganeo
nelle prime due settimane di gennaio»

«Il coronavirus è entrato a Vò Euganeo intorno alla prima o seconda settimana di gennaio»: è quanto emerge «dall’analisi sui test sierologici condotta sulla popolazione».

Lo ha sottolineato giovedì 4 giugno Andrea Crisanti, docente di Microbiologia dell’Università di Padova, che guida l’emergenza in Veneto, nella trasmissione Agorà su Rai3. Dai test emerge inoltre che il 5% della popolazione di Vò ha anticorpi. Crisanti ha specificato che alla popolazione sono stati fatti tamponi, test sierologico e esami medici e che «per quanto riguarda l’analisi dei tamponi, confermiamo che non ci sono casi nuovi positivi a Vò. Dai test sierologici - ha aggiunto - abbiamo avuto invece sorprese interessanti: c’è un numero importate di persone che al primo campionamento erano negative al tampone e stavano bene, ma hanno dimostrato di avere anticorpi». In sostanza, si è visto che «il 5% della popolazione di Vò ha anticorpi e questo ci permette determinare la data di entrata del virus a Vò alla prima o seconda settimana di gennaio», a fronte del paziente uno di Codogno segnalato il 21 febbraio.

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