Il Fai apre i Giardini di Palazzo Moroni
Le Giornate all’aperto il 27 e 28 giugno

L’omaggio alla città di Bergamo del Fondo italiano ambiente: visitabili oltre due ettari di verde che dominano Città Alta.

Oltre due ettari di verde che dominano la Città Alta. Proprio lì dove per settimane si sentivano sfrecciare solo le sirene delle ambulanze, dove più si è pianto i propri cari, ma dove oggi il sole è tornato a splendere su quella bellezza che solo natura sa offrire. Nelle sue speciali Giornate Fai all’aperto, in programma il 27 e 28 giugno, il fondo Ambiente Italiano rende omaggio alla città di Bergamo, drammaticamente colpita dall’emergenza Coronavirus, svelando per la prima volta al pubblico gli imponenti Giardini di Palazzo Moroni, proprio a pochi mesi dall’accordo tra il Fai e la Fondazione Museo di Palazzo Moroni.

«È stata una corsa contro il tempo, proprio come dono alla città», raccontano il presidente e il vicepresidente esecutivo del Fai, Andrea Caradini e Marco Magnifico. L’apertura è infatti un’anteprima in attesa dei necessari restauri che restituiranno alla comunità anche il Palazzo, una delle più autentiche espressioni dell’arte barocca a Bergamo.

Ma dopo un primo parziale intervento di pulizia e manutenzione, non si poteva non aprire i cancelli davanti a tanta rigogliosa bellezza degli spazi all’aperto, che oggi costituiscono il più grande parco storico privato nel cuore della città. Un vero polmone verde e suggestivo, con i suoi terrazzamenti tipici dei giardini all’italiana, le aiuole fiorite, le siepi potate e un’ortaglia produttiva, con prati, viti su pergole, alberi da frutto e il tipico roccolo. Un nuovo bene che entra nel corpus del Fai e un ritrovato luogo di benessere con vista panoramica sullo sfondo delle Alpi Orobie.

I Giardini di Palazzo Moroni saranno aperti su prenotazione da effettuare online (www.aperturefai.it): il 27 giugno, gratuitamente per il solo personale sanitario, e il 28 giugno, a contributo libero per i cittadini di Bergamo. Dall’1 luglio saranno regolarmente aperti al pubblico (mercoledì, giovedì, venerdì dalle 14.30 alle 20; sabato e domenica dalle 10 alle 19) acquistando il biglietto online.

Con oltre 200 luoghi in più di 150 località, il Fondo Ambiente Italiano torna a celebrare così la bellezza del patrimonio del Paese e per la prima volta in 35 edizioni lancia le speciali Giornate Fai all’aperto interamente dedicate al rapporto tra Cultura e Natura, il 27 e il 28 giugno (prenotazione obbligatoria con contributo minimo entro le 15 del 26 giugno su www.giornatefai.it). A causa della pandemia, spiega il presidente del Fai Andrea Carandini, «con gran dolore abbiamo dovuto rinunciare all’edizione di Primavera. Queste nuove Giornate saranno un’innovazione permanente? Lo vedremo, per ora sono una ripartenza». Intanto i numeri fanno ben sperare.

«Nell’ultimo week end i beni del Fai - dice - hanno registrato un +8% di visite con anche +7% di iscrizioni e 500 mila voti per la campagna I luoghi del cuore». Grazie agli infaticabili gruppi di volontari, le Giornate all’aperto - con il Patrocinio del Mibact e di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane e seguite dalla Rai - ora spalancheranno eccezionalmente porte e cancelli in parchi e giardini storici monumentali, riserve naturali e orti botanici, boschi, foreste e campagne, alberi millenari e piante bizzarre, sentieri immersi nella natura e spazi privati segreti. Un modo per rispettare le misure di sicurezza imposte dal Covid, ma anche per riscoprire una «cultura della natura» ed educarci a proteggere il patrimonio verde, tema ormai di urgente attualità.

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