Il «leoncino» imbrattato a Venezia
Svolta alle indagini con una bergamasca

La svolta nelle indagini è arrivata quando una studentessa bergamasca, che faceva parte del gruppo, si è presentata in caserma ammettendo di essere stata testimone dell’atto vandalico che nella notte tra venerdì e sabato scorsi si è verificato a Venezia nei confronti di uno dei «leoncini» di Cottanello, opere del 1722 realizzate da Giovanni Bonazza.

Grazie alla sua testimonianza i carabinieri hanno rintracciato in poche ore i complici, due giovani di Brescia e Perugia, che si trovavano ancora a Venezia, e un’altra ragazza che era rientrata a Trento, dove vive. Lo spiega il Gazzettino.it e questa ragazza è bergamasca.

Studentessa di Ca’ Foscari, originaria di Bergamo, «si era ritrovata in piazza con quegli altri tre ragazzi che conosceva a malapena, più o meno coetanei». Si tratta di ragazzi tra i 20 e i 22 anni. «Una bravata, ha raccontato la giovane, conseguenza di una serata alcolica» scrive il Gazzettino.

I ragazzi hanno raccontato ai carabinieri di aver compiuto l’atto vandalico al termine di una serata trascorsa in compagnia tra le calli. Gli investigatori, oltre ad aver raccolto le loro versioni dei fatti, stanno analizzando le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza per accertare le diverse responsabilità. Gli studenti sono stati denunciati per danneggiamento e imbrattamento o deturpamento aggravato di cose altrui.

La ragazza bergamasca non è indagata ma i carabinieri hanno segnalato il suo nome alla procura: dall’esame delle telecamere si capirà se anche lei ha delle responsabilità.

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