Il mercato della Malpensata
Nobile decaduto, ora «straniero»

Quello della Malpensata una volta era considerato uno dei migliori mercati del Nord Italia. Era quello dove si trovava merce di alta qualità, dove i negozianti facevano carte false pur di esserci e i bergamaschi si assicuravano principalmente capi d’abbigliamento di ottima fattura e a prezzi ridotti.

Ora invece non è più così, nobile decaduto sia dal punto di vista commerciale che sociale. Nel piazzale della Malpensata non tira più il made in Italy bensì la moda africana, dell’Est Europa e medio orientale con conseguente scomparsa dei bergamaschi tra i clienti, composti per la maggior parte da persone non italiane che apprezzano la merce esposta, per gusti e abitudini. Gli stranieri (sia venditori, sia clienti) hanno di gran lunga superato gli italiani arrivando ad essere circa l’80% del totale.

L’atmosfera però non sta bene a tutti. Ai tradizionalisti e ai residenti ad esempio, e a quelli che attendevano solo il lunedì mattina per passeggiare tra le bancarelle che ora, invece, le bancarelle le sfiorano appena, giusto per mantenere l’abitudine e per ricordare i bei tempi. «Ci vengo da sempre e non riesco a farne a meno, ma ormai più che le bancarelle guardo la borsa - racconta Arianna Rossi -. Mi è capitato già tre volte che mi rubassero il portafogli e ora sto molto attenta, ecco perché le bancarelle che mi piacciono di più sono quelle dove mi sento più sicura. Compro soprattutto frutta e verdura».

© RIPRODUZIONE RISERVATA