Il trucco della targa estera per non pagare
Lotta all’evasione, una pagina su «L’Eco»

In questi mesi a finire nel mirino dei controlli ci saranno anche le auto straniere sospette che circolano, e soprattutto sostano per lunghi periodi, in città.

Immobili comprati a un certo prezzo e rivenduti a prezzi molto più alti, senza pagare le imposte sulle plusvalenze; enti non commerciali che in realtà svolgevano attività economiche, magari anche con fini di lucro. E già in questi mesi a finire nel mirino dei controlli ci saranno anche le auto straniere sospette che circolano, e soprattutto sostano per lunghi periodi, in città. Sono queste le tipologie di evasione fiscale emerse nel corso del 2017 nel Comune di Bergamo.

Cosa significa? In gergo si chiama «esterovestizione» e riguarda coloro che, pur risiedendo nel nostro Paese, non sono censiti dal fisco italiano. Uno dei modi utilizzati per scovarli è l’individuazione delle loro auto, immatricolate all’estero proprio per non destare sospetti, che però circolano abitualmente in città, soprattutto nei quartieri. «Queste persone non hanno alcuna ragione per non risultare contribuenti in Italia – spiega il vicesindaco Gandi –. Si tratta di un filone tutto nuovo per il Comune».

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