In cattedra senza laurea
Elementari, 500 insegnanti a rischio

Assunti o in lizza dopo anni da precari, ma ora serve il titolo accademico: potrebbero retrocedere. Nel mese di aprile la decisione del Consiglio di Stato.

Assunti, e a tempo indeterminato. Ma in forma provvisoria. Sembra una barzelletta e invece è la realtà che stanno vivendo moltissimi insegnanti della scuola primaria: quelli che insegnano in virtù del loro diploma di maturità magistrale, che però non è chiaro se sia da considerare abilitante o meno ai fini dell’insegnamento. A Bergamo, solo nell’ultima tornata di assunzioni di ruolo, il settembre scorso, su 114 insegnanti di scuola primaria che hanno ottenuto una cattedra solo 19 sono stati assunti a pieno titolo, mentre i restanti 95 (l’83%) si trova in una specie di limbo, in attesa di sapere se verrà confermato loro o meno il posto. A questi numeri vanno aggiunti anche gli insegnanti assunti negli anni scorsi e quelli che si trovano anche ora nelle graduatorie, in attesa delle prossime assunzioni in ruolo.

«Attualmente – spiegano dall’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo – ci sono davvero tanti ricorsi che riguardano il problema del diploma magistrale. Sostanzialmente si tratta di due tipi di contenziosi: ci sono quelli che riguardano la validità abilitante del diploma magistrale e quelli che invece sostengono l’illegittima chiusura delle graduatorie. Si tratta di un numero elevato di procedimenti: a oggi, in queste situazioni, possiamo considerare almeno 500 docenti, e spesso ne arrivano di nuovi, quindi il numero di insegnanti coinvolti in questa situazione di precarietà è destinato a salire».

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