Indagato per non avere la laurea?
Il consulente di Bossetti Denti: è falso

Parla di «macroscopiche falsità» Ezio Denti, il consulente di Massimo Bossetti, nello smentire quanto pubblicato dal quotidiano Repubblica in cui si riferisce che il consulente è indagato dalla procura di Bergamo per non aver conseguito la laurea.

Secondo Denti si tratta di un tentativo di «screditare un consulente della difesa di Bossetti, proprio nei giorni successivi al deposito dell’appello a Brescia». Denti riferisce che «il Rettore dell’Nstitut Technique Superieur - Ecole Libre d’Ingegnieurs et de Sciences Appliquees à L’Industrie di Friburgo, col quale ho avuto stamani un colloquio telefonico, ha negato di aver ricevuto qualsivoglia richiesta di informazioni da parte del suddetto giornalista in merito al titolo in Ingegneria Industriale con specializzazione in balistica applicata alla criminologia, che ho in effetti conseguito presso tale istituto, e di aver provveduto ad inviare copia dello stesso alla Polizia di Friburgo, su richiesta della Procura di Bergamo».

«Dunque - prosegue - prescindendo dalle considerazioni che il giornalista espone in merito alla necessità che i magistrati debbano essere a conoscenza delle qualificazioni professionali dei testimoni e dei consulenti tecnici, che lascio agli operatori del diritto, ed in merito alle quali mi limito a ritenere che gli stessi magistrati sono, per esperienza, avvezzi a verificare se l’esperto abbia “buona scienza” o “cattiva scienza”, al di là dei titoli dichiarati, non posso non rilevare che il testo dell’articolo offende il mio sentimento ed il mio lavoro, che ormai svolgo nel settore da anni, ben lungi dal considerarmi un “dilettante”».

«Nel caso di Bossetti, l’imputato e la difesa si sono affidati alla mia consulenza in qualità di “Investigatore Privato Autorizzato”, debitamente comunicata alla procura di Bergamo» aggiunge Denti: «Si tratta di un titolo rilasciato dall’Autorità governativa dal lontano 2004 a svolgere investigazioni e indagini difensive volte all’individuazione di elementi probatori da far valere nell’ambito del processo penale - art. 327 bis per la quale ritengo, peraltro, di aver svolto un ottimo lavoro, considerando che, a oggi, gli unici mezzi di contestazione del mio operato e delle risultanze tecniche portate a seguito dell’attività di indagine, si riducono a una generica quanto del tutto infondata asserzione in ordine ai miei titoli di studio, della cui esistenza e solidità avrò modo e tempo di parlare nelle sedi ritenute più opportune alla tutela della mia persona e della mia onorabilità».

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