Influenza, 3 milioni gli italiani ammalati
Il picco settimana prossima – I consigli

Il picco è atteso settimana prossima, ma l’influenza quest’anno ha già colpito milioni di persone. Sono già tre milioni le persone colpite dal virus che costringe a stare a letto tra brividi e termometri, impossibilitati a fare qualsiasi cosa tranne che riposare.

Anche in provincia di Bergamo migliaia di persone si sono ammalate nelle ultime settimane. Ne sanno qualcosa i medici dei pronto soccorso provinciali, «assaltati» soprattutto durante le vacanze natalizie. Quest’anno il numero delle persone colpite, 3 milioni appunto, è stato raggiunto con grande anticipo rispetto al 2016, segno che il virus è più «aggressivo». Il picco dei contagi dovrebbe arrivare la prossima settimana, come spiega Antonino Bella, responsabile del bollettino di sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali Influnet, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss). «viaggia verso il picco dei contagi, che potrebbe arrivare - spiega Bella - già per la prossima settimana».

Un super lavoro per gli studi dei medici di famiglia, presso cui sono triplicate le consultazioni e le visite a domicilio. Negli gli studi dei medici di famiglia, spiega Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di Medicina Generale (Simg) «c’è stato un afflusso straordinario in breve periodo di tempo, iniziato durante le vacanze natalizie, con impatto forte sulla medicina generale”. Di fatto, precisa il responsabile del bollettino di Influnet, «in circa 2 mesi e mezzo 48mila medici si sono fatti carico di 5 o 6 milioni di persone affette da influenza o sindromi similinfluenzali e di relative complicanze meno gravi. In alcuni casi facendo anche 10 visite domiciliari al giorno, ovvero molto più della media, che in genere sono circa 3. In pratica si sono triplicate. E anche le consultazioni ambulatoriali sono più che triplicate a causa dell’influenza».

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«La fascia di popolazione più colpita in assoluto, come ogni anno, sono i bambini», sottolinea Giovanni Rezza, responsabile delle malattie infettive dell’Iss. Tuttavia, precisa Rezza, «una caratteristica dell’influenza di quest’anno è che colpisce particolarmente gli anziani a causa probabilmente della maggior diffusione del ceppo del virus H3N2, che miete più vittime tra le persone di età intorno o sopra ai 65 anni». In genere anziani, e con altre malattie concomitanti, sono anche i 63 casi gravi registrati dall’inizio dell’epidemia, che hanno provocato finora otto morti.

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In caso di malattia bisogna rivolgersi al proprio medico. Sicuramente un’alimentazione corretta e equilibrata può potenziare le cellule immunitarie. Abbiamo chiesto qualche consiglio a Stefania Setti, medico nutrizionista, responsabile del Servizio di Nutrizione Clinica e Dietetica di Humanitas Gavazzeni Bergamo.

In caso di influenza, quali sono i cibi da preferire? «È consigliabile prediligere cibi ricchi di vitamine, soprattutto C ed E,ma anche di minerali come ferro e zinco. Sulla tavola non devono quindi mancare la frutta, soprattutto arance, kiwi, mandarini, e la verdura, in particolar modo gli ortaggi della famiglia cui appartengono i cavoli e i broccoli. Molto gradite possono essere sicuramente le zuppe a base di cereali e legumi, nutrizionalmente ben bilanciate. Non bisogna rinunciare comunque a mangiare perché il nostro organismo, quando viene colpito da uno stato influenzale, ha bisogno di energie per cercare di ripristinare la situazione di salute».

E ovviamente bere. «Bere tanto e nel modo giusto. L’innalzamento della temperatura corporea, portando a disidratazione, implica forte senso della sete che va soddisfatto con l’assunzione di abbondanti liquidi quali acqua, tea, tisane e anche brodi caldi nonché le spremute di agrumi. Per quanto riguarda le bevande, invece, bisogna dimenticarsi del tutto gli alcolici che dopo un’iniziale effimera sensazione di caldo, provocano una vasocostrizione che aumenta la sensazione di freddo propria degli stati febbrili».

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