Sondaggio di gradimento dei sindaci
Gori al terzo posto insieme a Bucci

Terzo posto per il sindaco di Bergamo in un’indagine sul livello di gradimento dei presidenti delle 18 Regioni a elezione diretta e dei sindaci di 105 città capoluogo di provincia realizzata per Il Sole 24 Ore del Lunedì

Terzo posto per il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, mentre quello di Bari Antonio Decaro è al vertice della Governance Poll 2020, un’indagine sul livello di gradimento dei presidenti delle 18 Regioni a elezione diretta e dei sindaci di 105 città capoluogo di provincia realizzata per Il Sole 24 Ore del Lunedì.

Decaro, presidente dell’Anci, raccoglie un ampio 69,4%, affiancato sul podio dal messinese Cateno De Luca e da Giorgio Gori, sindaco della Bergamo martoriata dall’epidemia, ex aequo con Marco Bucci che a Genova si è trovato il mandato «invaso» dal crollo del ponte Morandi.

Leoluca Orlando a Palermo e Virginia Raggi a Roma, sono appaiati all’ultimo posto con un solo decimale di scarto (38,1% contro 38,2%). A far loro compagnia a fondo classifica ci sono Salvo Pogliese a Catania, Giuseppe Falcomatà a Reggio Calabria, Rinaldo Melucci a Taranto e Luigi De Magistris a Napoli.

Chiara Appendino, che dopo i primi mesi a Palazzo di Città alla guida di Torino vinceva di slancio la corsa del Governance Poll, ora scende alla casella numero 97; un pò meglio della collega del Campidoglio e un poco peggio rispetto al Nisseno Roberto Gambino, che al 91° posto chiude la non esaltante terna a Cinque Stelle alla guida dei capoluoghi di Provincia.

«I risultati del Governance Poll sembrerebbero aprire nuovi scenari di leadership nazionale, ma bisogna sempre fare conti con i profili percepiti dagli elettori in relazione ai singoli ruoli che gli stessi politici occupano» scrive Antonio Noto, direttore di «Noto Sondaggi», sul Sole 24 Ore in merito al Governance Poll 2020 commissionato dallo stesso quotidiano e pubblicato questa mattina.

«Non è sufficiente essere riconosciuto come un «buon amministratore» per proiettarsi su dinamiche nazionali. Molto spesso i sindaci ed i presidenti di Regione ottengono un gradimento alto ma che si concentra nell’area territoriale in cui operano e non è facile poi estendere al resto d’Italia questo riconoscimento», spiega Noto, il quale aggiunge che «comunque sia, al Governance Poll emergono informazioni tali che forse possono far pensare che dal vivaio dei sindaci e presidenti ci siano già alcune personalità che aspirano a ruoli nazionali, anche perché per molti di essi si tratta del secondo mandato come amministratori e, quindi, una volta terminato, dovranno rimettersi in gioco in altri ruoli.

Guardando la classifica dei sindaci viene da pensare che chi opera nelle città medie riceve una maggiore attenzione positiva rispetto ai primi cittadini delle grandi città. È il caso per esempio del sindaco barese Decaro, o di quelli di Messina, Bergamo e Genova. Se, invece, si rivolge lo sguardo ai presidenti di Regione bisogna tenere conto che in questo periodo di emergenza sanitaria sono stati sempre alla ribalta mediatica e quindi attrattori di consenso. Lo stesso Zingaretti probabilmente paga lo scotto della doppia carica nel senso che per la sua attività è probabilmente più conosciuto come leader nazionale che presidente della Regione Lazio, anche per quanto riguarda tutta la comunicazione sviluppatasi sul tema covid», conclude Noto.

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