Italcementi, ecco il piano sociale
Ai lavoratori incentivi di 60mila €

Sotto sotto lo riconoscono anche i sindacati: il piano sociale ha un buon impianto, ma «c’è da lavorarci ancora». Tra l’incontro in mattinata al ministero dello Sviluppo economico e il faccia a faccia tra Italcementi e sindacati del primo pomeriggio, non trascorre nemmeno un’ora. Restano comunque critici i rappresentati dei lavoratori.

Per tutti, il tempo di un panino veloce e poi di nuovo a discutere di come ridurre l’impatto sociale rispetto ai 400 esuberi dichiarati dai HeidelbergCement. E i rappresentanti di Italcementi si presentano alla sede di Federmaco con una serie di slide da mostrare ai sindacalisti: in sintesi, il contenuto del piano sociale. Un mix di sostegno economico e di politiche attive per favorire la ricollocazione dei lavoratori.

Perché lunedì l’azienda ha aperto la mobilità su base volontaria per 394 dipendenti, il grosso - 380 - occupato nel quartier generale di via Camozzi (gli altri 11 a Brindisi e tre a Roma). Ora ci sono i canonici 75 giorni di tempo per raggiungere un accordo sindacale, come da prassi per trovare «misure alternative ai licenziamenti».

Ed ecco cosa prevede il piano proposto da Italcementi: ai 42 mila euro lordi di incentivo (erano 55 mila per chi sceglieva la strada della mobilità volontaria entro dicembre 2015) contenuti nell’accordo sulla cassa integrazione, se ne aggiungono altri 18 mila (per un totale di 60 mila euro). Questi ultimi destinati alla formazione e all’assunzione - a tempo indeterminato - del lavoratore.

Per Cgil e Uil il piano, così come è, è insufficiente, per la Cisl servono ancora momenti di confronto.

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