La Buona Stampa ha «Qualcosa in più»
Gli utili andranno a progetti di solidarietà

La libreria di via Paleocapa modifica il suo storico nome, passa alla Fondazione Bernareggi e rinnova la sua presenza con nuove iniziative.

Cambia nome e finalità, ma continuerà nel solco della sua lunga tradizione. Pur con un restyling molto significativo, continuerà a essere a servizio della Chiesa, delle parrocchie, del territorio e della società bergamasca. La libreria Buona Stampa di via Paleocapa muta la sua denominazione in «Qualcosa in più - Libreria Buona Stampa». Dalla Sesaab, la società editrice de L’Eco di Bergamo, la libreria passerà in proprietà alla Fondazione Bernareggi: attraverso un comitato di gestione e l’impegno di alcuni volontari, «Qualcosa in più» potrà continuare il suo lungo impegno, prefiggendosi di dare volto e spazi a tante e diverse realtà capaci di proporre elaborati significativi e di qualità.

«Questa nuova realtà — sottolinea don Giambattista Boffi,direttore del Centro missionario diocesano e presidente del Comitato di gestione — si innesta nel solco della libreria Buona stampa e vuole essere una proposta positiva e propositiva non soltanto nel campo dell’editoria, ma anche negli ambiti della solidarietà e del volontariato».

E c’è un’altra novità molto forte. «L’utile di esercizio della gestione annuale sarà devoluto a progetti di solidarietà missionaria e di attenzione alle fragilità sul nostro territorio. Anche questo è il “Qualcosa in più” che il nuovo esercizio vuole offrire».La nuova libreria comincia la sua attività con orari rinnovati: martedì e mercoledì dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 16,30: giovedì, venerdì e sabato orario continuato dalle 9 alle 18,30, lunedì chiusura».

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