La commozione di Bergamo per Eugenia
Folla in Sant’Alessandro - foto/video

Una folla di persone ha voluto dare l’ultimo saluto a Eugenia De Beni, la restauratrice morta in conseguenza di un tragico incidente avvenuto domenica a Pacengo di Lazise, sul lago di Garda.

I funerali sono stati celebrati sabato alle 10, 30 nella chiesa di Sant’Alessandro della Croce, a pochi passi dal suo laboratorio e dalla casa in cui viveva. Il mondo dell’arte bergamasco è ancora incredulo per la repentina scomparsa della donna, che aveva 51 anni ed era madre di un figlio ventenne, studente di Medicina.

La restauratrice stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza nella casa di famiglia sul lago. Domenica mattina, insieme a un’amica, era in giardino, nei pressi della piscina, quando si è appoggiata a una balaustra affacciata su un declivio. Il parapetto ha ceduto d’improvviso e le due donne sono rovinosamente cadute per qualche metro. Eugenia non sembrava aver riportato ferite gravi, accusava dolori a un polso e ha chiesto di essere accompagnata in ospedale, ma in poco tempo le sue condizioni sono peggiorate. Il colpo alla testa si è rivelato letale, il ricovero all’ospedale di Peschiera e poi il trasferimento al Borgo Trento di Verona, vista la gravità delle sue condizioni, non sono purtroppo bastati a salvarle la vita.

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Tantissime persone alla cerimonia funebre: parenti, amici e tantissimi professionisti del mondo dell’arte e del restauro. «Il Signore ha fatto tante cose belle attraverso le mani di Eugenia, ed Eugenia ha fatto molto bene mettendo tanta passione nel suo lavoro e negli affetti familiari» ha detto il parrocco mons. Valter Pala. «Quante Madonne e quanti Santi ha restaurato, riportando all’antico splendore. Il suo lavoro è stato molto delicato e raffinato, dando luce e colori a ciò che rischiava di essere perduto».

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