La manovra conferma il bonus bebé
Ecco i requisiti per ottenerlo

Dopo l’incertezza dei giorni scorsi è arrivato il via libera: il bonus bebé sarà prorogato anche per il 2018.

La proroga del bonus bebè, così come la si sta studiando al Senato, sarà completamente finanziata per il 2018, con coperture pari a 185 milioni di euro, mentre per il 2019 e il 2020 le risorse finora individuate ammontano alla metà circa di quanto inizialmente previsto: 200 milioni l’anno anziché 403. È quanto emerge a margine dei lavori sulla manovra della Commissione Bilancio di Palazzo Madama.

L’accordo con Ap «è chiuso», ha spiegato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, ringraziando gli alleati di Alternativa popolare «per l’intelligente collaborazione».

I centristi condividono ma puntano anche a trovare ulteriori risorse a Montecitorio. «Abbiamo bisogno di chiudere la prima lettura - spiega Laura Bianconi, presidente dei senatori di Ap - per il primo passaggio al Senato i finanziamenti sono questi, per quelli mancanti c’è il desiderio di trovarli alla Camera»

TUTTE LE INFORMAZIONI - L’assegno di natalità (anche detto “Bonus bebè”) è un assegno mensile destinato alle famiglie con un figlio nato, adottato o in affido preadottivo e con un ISEE non superiore a 25.000 euro. L’assegno è annuale e viene corrisposto ogni mese fino al terzo anno di vita del bambino o al terzo anno dall’ingresso in famiglia del figlio adottato.

Esso è stato istituito dall’articolo 1, commi 125-129, legge 23 dicembre 2014, n. 190, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge di stabilità per l’anno 2015), mentre con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 febbraio 2015 sono state adottate le relative disposizioni attuative.

La misura dell’assegno dipende dall’ ISEE del nucleo familiare: 960 euro l’anno (80 euro al mese per 12 mesi) con ISEE superiore a 7.000 euro annui e non superiore a 25.000 euro annui; 1.920 eurol’anno (160 euro al mese per 12 mesi) con ISEE non superiore a 7.000 euro annui.

Il pagamento mensile dell’assegno è effettuato dall’INPS direttamente al richiedente tramite bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN intestati al richiedente. In sede di invio della domanda è necessario allegare il modello SR/163 in mancanza la domanda rimane sospesa.

Se la domanda è stata presentata dal legale rappresentante in nome e per conto del genitore minorenne o incapace di agire, il mezzo di pagamento prescelto deve essere intestato al genitore.

Se il figlio nato o adottato è collocato temporaneamente presso un’altra famiglia secondo l’art. 2 della legge 184 del 1983, l’assegno è corrisposto all’affidatario che ne fa richiesta e solo per la durata dell’affidamento.

Il pagamento dell’assegno è effettuato a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Se la domanda è stata presentata nei termini di legge (entro i 90 giorni), il primo pagamento comprende anche l’importo delle mensilità maturate fino a quel momento.

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