La Pianura padana e l’inquinamento
Tra le Alpi e gli Appennini ristagna lo smog

Mentre Treviglio si conferma la cittadina con i dati più alti delle polveri sottili, la situazione è grave non solo nella cittadina della Bassa. Tutta la Pianura padana è infatti una delle aree più inquinate.

La conferma arriva dagli ultimi dati del Cnr e dell’Esa, l’agenzia spaziale europea che a fine 2017 aveva immortalato la cappa di inquinamento sopra le nostre teste. Questa volta però ci sono alcune interessanti novità, almeno nell’approccio statistico: si è infatti ormai capito che a innescare una qualità dell’aria scadente non sono soltanto le emissioni (trasporto, riscaldamento, agricoltura) ma anche le condizioni orografiche del bacino padano.

La presenza delle Alpi e degli Appennini su tre lati portano a condizioni meteo decisamente sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti, da noi più che nel resto dell’Europa. Un dato su tutti: la velocità del vento. Milano e Torino sono le due città con il dato più basso rispetto alle altre aree d’Europa. Il distacco con Londra o Copenaghen è fin troppo evidente. Questo significa che gli inquinati, nei due capoluoghi italiani, ristagnano lì dove sono stati prodotti.

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