«La primavera anche nei cuori» - video
Il vescovo Beschi all’Albergo popolare

«Pasqua non è rinchiudersi ma aprirsi. Molta parte del nostro mondo sta vivendo giornate oscurate da gesti di violenza inaudita e devastante, che provocano molto dolore e inquietudine». Sono le parole del vescovo Francesco Beschi nella solenne concelebrazione eucaristica di Pasqua in Cattedrale.

«Sono molti i sentimenti che si provano — ha aggiunto il vescovo —, ma sembra che tutto sia ricondotto non solo alle tante ragioni politiche, sociali, religiose, economiche, ma a un disordine radicale che prima di manifestarsi abita nel cuore dell’uomo».

Cosa fare, come pensare, in questi frangenti? «La risposta — ha detto il vescovo — ci viene offerta da Cristo risorto, piccolo frammento umano entrato definitivamente nel mondo di Dio, cioè un mondo di ordine e di pace. Questo significa inizio di una storia nuova, da un mondo destinato a perire a un mondo che non perirà».

Al termine, il vescovo ha portato gli auguri pasquali a oltre 100 ospiti del Nuovo Alberto Popolare riuniti per il pranzo. «La primavera è iniziata, ma deve iniziare anche nei vostri cuori e nei vostri gesti — ha detto il vescovo nel saluto —. Le giornate sono belle, ma molti di voi vivono situazioni faticose e preoccupanti per circostanze diverse. Per i cristiani, Cristo risorto è primavera di speranza per l’uomo e lo sia anche per voi».

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