La scatola magica di Sofia
Fantasia contro la malattia

Sofia ha cinque anni e gli occhi azzurri che brillano quando sorride. Ne aveva tre e mezzo quando i medici hanno scoperto che aveva un neuroblastoma al quarto stadio.

«Ricordo che era novembre - racconta mamma Eleonora -. Sofia aveva appena iniziato il primo anno di materna alla Gioiosa di viale Giulio Cesare. I dottori ci avevano raccomandato di conservare il più possibile la normalità, ma in realtà la sua vita è cambiata di colpo: ha dovuto cominciare la chemioterapia e smettere di andare a scuola».

Per fortuna, già nei primi giorni di degenza Sofia ha conosciuto Carmela, una delle maestre della scuola in ospedale. Ed è stata una ventata d’aria fresca. Non solo aghi e tubicini, ma pennarelli, fogli da disegno e storie da ascoltare. E poi c’era la «scatola magica», un contenitore che per tutto l’anno scolastico ha fatto avanti e indietro tra scuola e ospedale con dentro lavoretti, foto, piccoli oggetti.

Ora Sofia sta bene, anche se deve sottoporsi ai controlli ogni due mesi. Ha ripreso peso. Le sono ricresciuti i capelli. Ha ricominciato a frequentare il suo asilo regolarmente. E i suoi occhi azzurri brillano di nuovo.

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