L’addio di Bergamo a Carlo Volpi
Una vita nel negozio di famiglia

«Ci hai trasmesso il senso del dovere e l’amore per il lavoro»: il ricordo dei nipoti al funerale in Sant’Alessandro in Colonna.

«Carlo è stato un abitante cordiale della città che ha costruito giorno per giorno attraverso il suo sguardo, la sua presenza. Salendo via XX Settembre ci mancherà il suo sorriso. Carlo ha abitato la città rendendola più vivibile attraverso la sua amicizia, la sua presenza. Qualcuno mi ha detto che non è stato un mercante ma un vero commerciante». Così monsignor Gianni Carzaniga, parroco di Sant’Alessandro in Colonna, ha ricordato Carlo Volpi, fondatore di Carom, storico negozio di abbigliamento del centro città. Volpi è morto lunedì 10 giugno all’età di 93 anni. Con il fratello Romolo dal 1961 lavorava nella boutique di Piazza Matteotti.

Commosso il ricordo dei nipoti: «Grazie Carlo per averci trasmesso l’amore della famiglia, il più alto senso del dovere nel proprio lavoro, la fede... tu sei sempre stato la nostra roccia e continuerai ad esserlo per l’esempio che ci hai trasmesso. Ricorderemo sempre la positività che il nonno Carlo ci ha insegnato trasformando ogni fatica in intraprendenza di lavoro e di vita e vedendo sempre un’opportunità in ogni difficoltà piuttosto che una difficoltà in ogni opportunità».

A chi in negozio sino a pochi giorni fa gli chiedeva il segreto della sua longeva vitalità, Carlo Volpi, 93 anni, rispondeva:«Lavorare sempre facendo un lavoro che ti piace». Volpi era un personaggio molto conosciuto per la sua attività: nato a Castelfranco Emilia e trasferito a Bergamo con la famiglia quando aveva sette anni, nel 1961 aveva fondato, con il fratello Romolo, il negozio di abbigliamento Carom (la denominazione deriva dalle sillabe iniziali del nome dei due fratelli), nel centro città, con vetrine su Piazza Matteotti e su Passaggio Seghezzi, un negozio che si distinse da subito per la qualità dell’offerta.

Abbigliamento classico ma già allora con attenzione al mondo dei giovani. L’inaugurazione del negozio avvenne proprio il giorno della festività di Sant’Alessandro, quando tutte le altre attività commerciali erano chiuse. Anche questo un segno della vitalità che animava Carlo Volpi.

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