L’alpinista Cassardo arrivato in ospedale
I soccorsi coordinati da Bergamo

Recuperato e ricoverato a Kardu. «Francesco è in ospedale, siamo in attesa dell’esito degli accertamenti», ha spiegato Agostino Da Polenza, presidente del comitato EvK2Cnr, che da Bergamo ha supportato l’intervento per portarlo in salvo dopo che sabato era precipitato con gli sci dal Gasherbrum VII, in Pakistan. Tra i soccorritori anche Denis Urubko, alpinista russo e bergamasco d’adozione: vive a Nembro.

Francesco Cassardo, trentenne medico di Rivoli precipitato per centinaia di metri durante una discesa con gli sci dal Gasherbrum VII, in Pakistan, è stato soccorso è si trova ora in ospedale Kardu. Dopo un incubo durato oltre 24 ore, l’italiano è stato raggiunto oggi, lunedì 22 luglio, da un elicottero. Cassardo era arrivato in Pakistan per aiutare medici e infermieri di un ambulatorio locale, poi ha deciso di scendere con gli sci dalla vetta himalayana ma, sabato pomeriggio, è caduto scivolando per centinaia di metri. Da lì è cominciato l’incubo per i due italiani che, superata con difficoltà la notte, hanno atteso per ore i soccorsi che non arrivavano, nonostante gli appelli delle autorità italiane.

La Farnesina conferma che le condizioni di Cassardo appaiono migliori di quanto inizialmente temuto: è cosciente, sono state riscontrate alcune fratture e sono in corso ulteriori accertamenti per verificarne l’esatto quadro clinico complessivo. «Francesco è in ospedale, siamo in attesa dell’esito degli accertamenti». ha spiegato Agostino Da Polenza, presidente del comitato EvK2Cnr, che da Bergamo ha supportato l’intervento per portare in salvo l’alpinista: «Sono stato avvertito subito dopo l’incidente: non abbiamo perso un secondo, attivando immediatamente tutto quello che andava attivato per far partire gli elicotteri che potessero trasportare Francesco Cassardo – ha spiegato ieri, domenica 21 luglio, Da Polenza – . Gli ostacoli burocratici, tutti, sono stati risolti con rapidità, e l’ambasciata italiana a Islamabad, per conto del vice ambasciatore, Guido Bilancini, ha fornito anche le garanzie economiche richieste per la disponibilità degli elicotteri. Ma la partenza è stata rinviata, per problemi di temperatura: troppo caldo, non era possibile arrivare lì, a oltre 6.000 metri». Ma nel frattempo Francesco Cassardo, assistito tutta la notte di sabato da Cala Cimenti, era stato raggiunto da altri soccorritori.

«Ho contattato al campo base Denis Urubko, alpinista russo che per noi è ormai un bergamasco acquisito, visto che vive a Nembro – raccontava ancora ieri Da Polenza –. Con lui erano al campo il canadese Don Bowie e Marco Confortola, che aveva raggiunto il Gasherbum II alcuni giorni fa. Con Denis sono partiti anche altri due alpinisti polacchi . Urubko non ha perso tempo, mentre si sbrigavano le procedure per il salvataggio in elicottero ha deciso di raggiungere Cassardo e Cala Cimenti per cercare di spostare il ferito più a valle. Un grande gesto di solidarietà alpinistica, un grande gesto di umanità. Il cuore e le gambe di Urubko sono stati più rapidi e più forti degli elicotteri».

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