Martedì i lavori al cavalcavia
Dieci chilometri di coda sull’Asse

La sicurezza prima di tutto. Anche del traffico, che nella prima giornata dei lavori sull’Asse interurbano è rimasto praticamente paralizzato a causa degli interventi urgenti sul cavalcavia di Curnasco ordinati dalla Provincia.

Nelle ore di punta, dalle 16,30 alle 19 circa, la coda di veicoli era lunga quasi dieci chilometri da Bonate Sopra fino all’uscita di Colognola, ma i problemi c’erano anche prima e dopo. In alcuni punti, principalmente all’altezza di ogni svincolo, il flusso di veicoli era fermo. Le situazioni più critiche si sono verificate all’altezza dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, all’uscita di Longuelo per chi proveniva da Bonate Sopra e viaggiava in direzione Seriate.

Qui gli automobilisti hanno dovuto rassegnarsi a trascorrere alcuni minuti completamente fermi per via dei mezzi che provenivano da Longuelo e volevano immettersi sull’ex statale 671. Anche per questi ultimi però l’impresa non è stata affatto semplice: dal versante di Longuelo la fila iniziava già all’altezza della rotatoria dell’ospedale (ingresso Pronto Soccorso) per cui ci si ci si immetteva sull’Asse letteralmente a passo d’uomo.

Chi proveniva dalla città ha dovuto anche sorbirsi l’ingorgo che si è creato alla rotatoria Locatelli, all’incrocio tra via Bellini e via Bergamo. Ingorgo causato dalle auto che dal centro si dirigevano verso Curno, da quelle che da Longuelo andavano in direzione Asse interurbano e da chi usciva dall’Asse verso altre direzioni. A questo caos si è aggiunto il traffico di chi doveva raggiungere il Papa Giovanni XXIII.

© RIPRODUZIONE RISERVATA