Le idee dei giovani bergamaschi
Dalla «matita solidale» al doposcuola

«Yoobe» e «Compensa»: due modi diversi e innovativi di guardare alla scuola. Sono un’impresa e un’associazione, i primi vincitori del Bando Idee di Job in 3.0. Nel caso di Stefano Togni, 30 anni, di Valtesse, e Marco Creti, 33 anni, di Monterosso, galeotto è stato il Donizetti: qui si conoscono, uno pianista, l’altro assistente alla direzione artistica e hanno modo di intuire l’affinità professionale.

Finita l’esperienza in teatro, quindi, s’ingegnano, facendo tesoro di quello che hanno: uno spiccato attivismo nel sociale e nel volontariato, i molti contatti tra gli insegnanti (dai quali ascoltano le crescenti difficoltà) e un negozio in piazzale Oberdan in fase di chiusura del papà di Marco. Nasce così «Yobee», un punto vendita (online ma anche «fisico») di articoli scolastici e per ufficio (oltre 20 mila quelli in catalogo) che trasforma lo shopping di routine - come si legge sul sito - in un sostegno per le scuole locali. «Ogni cliente – Marco spiega il meccanismo di restituzione – sceglie a quale istituto devolvere il 5% dell’importo speso, per acquisto di materiali». Dalla semplice matita alla risma di carta, quindi, generano valore aggiunto per il territorio. Tanto che «Yobee» ottiene il certificato di Società benefit, l’unica a Bergamo (solo una quarantina in Italia). «Siamo arrivati addirittura prima dell’introduzione legislativa di questo tipo di società. Qui la responsabilità sociale d’impresa è portata all’ennesima potenza, perché non è volontaria ma obbligatoria, con un bilancio sociale certificato da un ente terzo indipendente», ricordano i due fondatori. Daniela Bonetti, 33 anni di Gorle, laureata in Psicologia con specializzazione in disturbi dell’apprendimento, insieme alle colleghe Isabella Baldini, 35 anni di Scanzorosciate e Francesca Marcelli, 31 anni, hanno invece creato l’associazione Compensa, che offre servizi psicoeducativi per il benessere di bambini e ragazzi (dalla terza elementare alle superiori) con difficoltà scolastiche e di apprendimento. Nella sede di Borgo Palazzo c’è un doposcuola che chiamarlo così è un po’ poco, perché ha due punti di forza: «L’innovazione tecnologica, offriamo un profilo di alto livello scientifico in stretto contatto con la Cooperativa Anastasis di Bologna (software house per i bisogni educativi speciali); e la garanzia di un servizio di qualità anche per le famiglie in difficoltà a sostenere i costi del servizio, grazie alla rete che abbiamo costruito con i Comuni e con i servizi sociali», spiega Daniela. Vedere i bambini all’opera il pomeriggio per credere.

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