Le Mura venete diventano «interattive»
Ecco il vincitore di RestauraBergamo

Una sottile linea immaginaria che collega lo sguardo a riconoscibili elementi storici e naturali del territorio bergamasco. Il punto di partenza sono le Mura venete, che diventano interattive grazie al progetto chiamato «Augmented Stones», vincitore del concorso RestauraBergamo 2016 organizzato dall’Ateneo di Scienze e Arti.

Il suo creatore, Daniele Cremaschi, è un giovane architetto che ha deciso di valorizzare il possibile restauro dell’immenso patrimonio storico costituito dalle Mura attraverso un’idea semplice ed efficace. Il progetto prevede un intervento di valorizzazione delle pietre che costituiscono la copertura delle Mura, centro ipotetico da cui far partire i raggi visuali di connessione e gli elementi del paesaggio. Ogni volta che una nuova pietra ne sostituirà una

degradata verranno incise linee che rappresentano connessioni visuali con rilievi montuosi, campanili e altri elementi significativi del territorio.

È lo stesso metodo utilizzato sulle cime della montagna per indicare agli escursionisti le altre vette. «L’operazione mira ad uniformare gli elementi lapidei della copertina della cinta muraria, valorizzando gli stessi aggiungendo un livello di informazioni, quasi come un’operazione di realtà aumentata – si legge nelle relazione del progetto -, senza però l’utilizzo di dispositivi tecnologici: un effetto didascalico che andrà ad accompagnare il turista e il visitatore, scandendo gli elementi del panorama che si mostra volgendo lo sguardo al di là delle mura. Riprendendo l’idea della piastra geodetica posta sulla sommità del Campanone l’intervento si pone come mezzo per far meglio apprezzare il territorio bergamasco».

Il progetto verrà realizzato? Per ora rimane solo sulla carta, anche se rappresenta un ottimo spunto di riflessione per chi, in futuro, sarà chiamato a garantire la manutenzione delle Mura.

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