«Le vaccinazioni proteggono la società»
La lettera delle scienziate:resti l’obbligo

Non si tocchi l’obbligo vaccinale, altrimenti si avranno conseguenze sanitarie catastrofiche». A difendere la profilassi questa volta sono le Top italian women scientists (Tiws), le scienziate italiane più citate a livello internazionale in campo medico.

Una missiva rivolta al ministro della Salute Giulia Grillo, firmata tra le altre da Ariela Benigni, capo del Dipartimento di Medicina molecolare dell’Istituto di ricerche farmacologiche «Mario Negri».«Molte di noi sono esperte in immunologia – si legge nelle prime righe della lettera – la disciplina che studia le malattie infettive e i vaccini che le prevengono. Le scriviamo per esprimere la nostra profonda preoccupazione a proposito dei progetti di legge sull’obbligo vaccinale». Testo che prevede obblighi «flessibili», ossia si potranno adottare Piani straordinari d’intervento con l’obbligo di effettuare una o più profilassi in caso di emergenze sanitarie. «I vaccini – replicano– proteggono la società intera. Le statistiche parlano chiaro. La vaccinazione contro il morbillo ha salvato più di 17 milioni di vite dal 2000 a oggi. Nel 1985 i casi di poliomielite erano 350.000, distribuiti in 125 Paesi. Grazie ai vaccini, la polio è oggi presente solo in 4 Paesi (ancora troppi!) e ci sono speranze di sconfiggerla, come si è fatto col vaiolo. Trenta malattie, tra cui il colera, la difterite, l’epatite B e la pertosse, possono essere prevenute con un vaccino».

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