L’Ema su AstraZeneca: «Benefici superano i rischi». Locatelli: uso preferenziale per gli over 60 - Video

L’Agenzia europea per i medicinali: «Effetti collaterali molto rari. Non è stato mostrato un nesso con l’età» tra gli eventi rari di trombosi ed il vaccino. Locatelli (Css): «Considerando i dati sulla letalità per coronavirus, che confermano che le vittime perlopiù sono anziani, l’idea anche per Italia è di raccomandare l’uso preferenziale oltre i 60 anni. Non abbiamo elementi per scoraggiare la somministrazione della seconda dose».

«I benefici» del vaccino AstraZeneca «superano i rischi». Lo ribadisce l’Ema in una nota al termine della sua valutazione. «Gli eventi rari» di trombosi cerebrale «sono effetti collaterali molto rari» del vaccino di AstraZeneca, spiega l’Agenzia. «L’Ema ricorda agli operatori sanitari e alle persone che ricevono il vaccino di rimanere consapevoli della possibilità che casi molto rari di coaguli di sangue combinati con bassi livelli di piastrine nel sangue si verifichino entro 2 settimane dalla vaccinazione», scrive l’Agenzia europea nella nota.

«Finora, la maggior parte dei casi segnalati si è verificata in donne di età inferiore a 60 anni entro 2 settimane dalla vaccinazione. Sulla base delle prove attualmente disponibili, i fattori di rischio specifici non sono stati confermati». «Le persone che hanno ricevuto il vaccino devono cercare immediatamente assistenza medica se sviluppano sintomi di combinazione di coaguli di sangue e piastrine basse» scrive l’Ema sottolineando che «il Comitato per la sicurezza ha osservato che i coaguli di sangue si sono verificati nelle vene del cervello (trombosi del seno venoso cerebrale, CVST) e dell’addome (trombosi della vena splancnica) e nelle arterie, insieme a bassi livelli di piastrine e talvolta sanguinamento».

«Non è stato mostrato un nesso con l’età» tra gli eventi rari di trobosi ed il vaccino di AstraZeneca, ha detto la direttrice dell’Ema, Emer Cooke.

Il Comitato per la sicurezza dell’Ema ha effettuato un’analisi approfondita di 62 casi di trombosi del seno venoso cerebrale e 24 casi di trombosi venosa dell’addome riportati nel database sulla sicurezza dei farmaci dell’Ue (EudraVigilance) al 22 marzo 2021, 18 dei quali fatali. Lo rileva l’Ema nella nota sul vaccino AstraZeneca, sottolineando che «i casi provenivano principalmente da sistemi di segnalazione spontanea dell’Aea e del Regno Unito, dove circa 25 milioni di persone avevano ricevuto il vaccino».

«Una spiegazione plausibile per i rari eventi collaterali» verificatisi dopo la somministrazione di AstraZeneca «è una risposta immunitaria al vaccino che porta a una condizione simile a quella osservata a volte nei pazienti trattati con eparina, definita trombocitopenia indotta dall’eparina» ha spiegato la direttrice dell’Ema, Emer Cooke.

«Non ci sono rischi generalizzati nella somministrazione del vaccino, quindi non abbiamo ritenuto necessario raccomandare misure specifiche per ridurre il rischio» hanno affermato i responsabili dell’Ema in conferenza stampa. «Le informazioni» del bugiardino del vaccino di AstraZeneca saranno aggiornate e saranno diffusi «avvisi» ha detto Sabine Straus della commissione per la valutazione del rischio dell’Ema.

«l rischio di mortalità a causa del Covid è molto maggiore del rischio di mortalità per gli effetti collaterali» che possono manifestarsi a seguito della vaccinazione. Lo ha detto la direttrice dell’Ema, Emer Cooke, ribadendo che «gli effetti collaterali» causati dai vaccini «sono molto rari». «Dobbiamo ripetere il messaggio che i vaccini ci aiuteranno nella lotta contro il Covid e dobbiamo continuare a utilizzarli», ha aggiunto.

ITALIA, LOCATELLI: USO PREFERENZIALE OLTRE I 60 ANNI
«Considerando i dati sulla letalità (per coronavirus) che confermano che le vittime perlopiù sono anziani, l’idea anche per Italia è di raccomandare l’uso preferenziale oltre i 60 anni». Così Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, all’incontro Governo-Regioni.
«Non abbiamo elementi per scoraggiare la somministrazione della seconda dose», ha aggiunto.

Intanto alle 21, all’Auditorium «Cosimo Piccinno» del ministero della Salute, si tiene la conferenza stampa sulle valutazioni Ema in relazione al vaccino anti Covid-19 Vaxzevria di AstraZeneca, con il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco Nicola Magrini e il Direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza.

«In queste ultime ore i comitati di farmaco-vigilanza e dei vaccini, di Ema e Aifa, hanno valutato nuovi dati per quel che riguarda lo sviluppo di fenomeni trombotici a carico dei seni venosi celebrali, la valutazione fatta dal comitato dell’Ema, è che il nesso di casualità, non dimostrato definitivamente, è stato rilevato come plausibile, lo sviluppo di queste complicanze non è definitivamente chiarito, ci sono ipotesi di reazioni ma il verificarsi di questi fenomeni, che sono molto rari», ha detto il presidente del Css, Franco Locatelli, nel corso della conferenza stampa. «La maggior parte di questi eventi si sono osservati in soggetti di sesso femminile, sotto i 60 anni di età, anche se l’Ema ha dichiarato che non ci sono fattori di rischio evidenziati - ha aggiunto -. Il numero di dosi somministrate come seconda dose è troppo limitato per trarre delle conclusioni definitive». Locatelli ha ricordato che «il vaccino è approvato oltre i 18 anni di età. C’è l’obiettivo di arrivare ad una condizione condivisa tra i paesi europei».

«Germania e Spagna – ha spiegato ancora Locatelli – hanno deciso uso sopra i 60 anni e la Francia sopra i 55 anni di età .La posizione di fatto decisa dal ministro Speranza dopo un confronto è stato quello di raccomandare uso preferenziale nei soggetti oltre 60 anni di età. Al momento non ci sono elementi per non considerare la somministrazione di AstraZeneca in chi ha ricevuto la prima dose di questo vaccino».

Qui sotto il video della conferenza stampa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA