L’eredità di Margherita Lorandi
Un tesoretto ai poveri della città

Margherita Lorandi ha voluto fare un grande regalo ai poveri della città: 70 mila euro della sua eredità sono andati al Comune di Bergamo.

Così aveva scritto di suo pugno nel testamento, vergato il 17 marzo del 2007, quando aveva 88 anni. Margherita è morta il 16 gennaio di quest’anno, a 95 anni.

Era l’ultima dei tredici fratelli Lorandi. Un cognome molto conosciuto in città. Giambattista aveva aperto l’agenzia di viaggi a Porta Nuova, la prima a Bergamo, mentre un altro fratello, Onorato, era stato proprietario di un altro negozio che ha fatto la storia del centro, Landi sport.

Margherita, con altre due sorelle, aveva invece gestito una ricevitoria in vicolo Macellerie. Se ne è andata in punta di piedi la signorina Lorandi (non si era mai sposata), lasciando un generoso lascito per i poveri della città. E di questi tempi, una donazione fa notizia. È una bella notizia. Lo è ancora di più se come in questo caso potrà servire all’aiuto concreto degli indigenti.

Beneficiario di una parte dell’eredità è il Comune di Bergamo. Oltre alla casa di proprietà donata ai cinque figli del un fratello Mario, un’altra quota la signora Lorandi l’ha voluta destinare alla parrocchia di Longuelo (in cui viveva) e alla chiesa di San Martino della Pigrizia (parrocchia di Borgo Canale) dove andava spesso con le sorelle.

La Giunta comunale ha deliberato l’accettazione – «Con animo grato» si legge nella delibera – del lascito testamentario (in tutto 67.993, 81 euro per la precisione) che «sarà vincolato al sostegno di nuclei familiari in condizioni di disagio socio-economico».

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