Liste d’attesa lunghe e ticket
C’è chi rinuncia a farsi curare

Allarme Cisl: liste d’attesa esagerate e ticket, gli anziani sono l’anello debole della riforma.

A lanciare l’allarme è la Cisl: la legge regionale sulla Sanità procede a rilento e questo rischia di avere ripercussioni pesanti sulle fasce più deboli della popolazione, a partire dagli anziani. Una recente ricerca rivela che l’84% degli ultra sessantacinquenni bergamaschi deve fare i conti con lunghe liste d’attesa per le prestazioni sanitarie. Quasi un cittadino su 10 rinuncia a curarsi per motivi economici e attese troppo lunghe, il 7,2% dei residenti rinuncia alle cure a causa delle liste d’attesa e dei ticket. Il 5,1%, ossia 2,7 milioni di persone, non si cura per motivi economici, gli altri invece per i tempi lunghi imposti dalle liste. Una situazione preoccupante, che rischia di peggiorare – secondo il sindacato dei pensionati della Cisl – in conseguenza della nuova legge regionale.

Nel frattempo preoccupano anche i dati sull’abuso di alcol a Bergamo, un problema sottoposto all’attenzione anche del Consiglio comunale, con un ordine del giorno dei consiglieri Massimo Camerligo e Giuliana Nespoli (votato all’unanimità), per impegnare Palafrizzoni a interventi di sensibilizzazione, soprattutto nelle scuole tra i giovani e tra gli anziani (le fasce d’età con maggior incidenza di abuso), per ridurre i comportamenti malsani: le cifre a corredo dell’ordine del giorno parlano di 75 morti l’anno a Bergamo dovute ad abuso di alcol, e di 600 ricoveri ospedalieri ogni 12 mesi. A Bergamo i costi/ospedale determinati dall’abuso di alcol arrivano fino a 113 milioni di euro. E in queste cifre non si calcola quanto costi l’abuso che «resta sommerso» fino a quando non ci si rivolge a strutture per farsi curare, o per liberarsi dalle dipendenze.

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