Bergamo: 12.732 contagi, +51 in 24 ore
Positivi il 58% dei sottoposti al sierologico

L’indice Rt della Lombardia è passato da 0,62 a 0,51 quindi è passato «da moderato a basso».

Sono 12.732 i casi positivi da Covid-19 in Bergamasca: il numero complessivo di contagi è cresciuto di 51 unità in 24 ore. È quanto emerge dal consueto punto con la stampa di Regione Lombardia di venerdì 22 maggio con l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera. In Lombardia i casi complessivi sono 86.384, +293 in 24 ore. I decessi sono 15.784 in tutto: nella giornata di ieri sono stati registrati 57 decessi, ancora in calo rispetto ai giorni precedenti. Calano anche i ricoveri in Terapia intensiva: 209 in tutto, -19 e nei reparti specializzati 4.028, -91. «La nostra regione sta affrontando una nuova fase» secondo l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera che così ha commentato i nuovi dati sul contagio che sta frenando.

L’indice Rt della Lombardia è passato da 0,62 a 0,51 quindi è passato «da moderato a basso». L’assessore al Welfare della Lombardia ha aggiunto che è un dato più basso di quello di altre regioni come Veneto che è a 0,56, Abruzzo (0,89), Lazio (0,71) o Toscana (0,59). L’istituto superiore «ha sottolineato l’efficacia messa in campo dalla Regione Lombardia».

Scende il rapporto fra tamponi effettuati e casi positivi: oggi si attesta al 1,5%. La percentuale dei positivi trovati sui tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Italia è di 0,86%, circa un positivo ogni 115 test. La percentuale invece rispetto ai soli nuovi casi testati - escludendo i tamponi ripetuti sullo stesso paziente -, il criterio richiesto dal ministero della Salute, è dell’1,5%, comunque al livello più basso (era al 9,6% il 26 aprile). In Lombardia, la regione più colpita, la percentuale di positivi sui nuovi casi testati è del 2,7%.

«Abbiamo concluso lo screening nelle Rsa, dove sono stati fatti tamponi a tutti gli ospiti» ha detto Gallera in diretta su Facebook, spiegando che sono stati fatti 57mila tamponi compresi quelli di controllo. Dai risultati è emerso che «ci sono circa un 30% di positivi all’interno delle Rsa e tutti sono stati collocati in aree separate e curati in maniera puntuale».

«Da lunedì 11 abbiamo introdotto, con una nuova fase, una strada di sorveglianza molto tempestiva delle condizioni dei nostri concittadini. Chi ha 37.5 di febbre viene segnalato dal medico competente, isolato e gli viene fatto un tampone in tempi ristretti; se positivi, vengono subito messi in isolamento anche i loro contatti, così cerchiamo di limitare al massimo la diffusione e di prendere subito dai primi sintomi coloro che hanno difficoltà» ha chiarito Gallera. «In 2 settimane - ha aggiunto - abbiamo avuto più di 6000 segnalazioni dai medici di medicina generale per persone che ora hanno febbre, e non per quelle - ha precisato - che l’hanno avuta».

Sono invece 42.681 i lombardi, tra quelli rimasti a casa in quarantena fiduciaria per sospetto covid non accertato da tampone e i contatti di positivi, sottoposti a test sierologico dalla Regione. Di questi, 14.430 sono risultati positivi, vale a dire il 34%. Lo ha reso noto l’assessore Giulio Gallera. spiegando che la regione «il tampone o il test lo sta facendo su tutti i soggetti per cui è necessario farlo. Chi ha bisogno viene dalla sanità pubblica e viene sottoposto gratuitamente». Nell’area di Bergamo sono risultate positive il 58% delle persone sottoposte al test, «in un profilo in cui si immaginava che tutti quelli con sintomi o contatti diretti di malati fossero positivi», a Pavia il 41%, in Valpadana il 38%, a Brescia il 35% e a Milano il 18,4%, andando a tratteggiare una “realtà meno allarmante di quella che pensavano i cittadini».

Sono 81.261 gli operatori sanitari lombardi sottoposti a test sierologico, «praticamente tutti» commenta l’assessore al welfare Giulio Gallera, spiegando che di questi è risultato positivo il 13,5%. Percentuale che sale al 29% nel bergamasco, al 17% nel Bresciano, e che si attesta al 9% a Milano. Numeri che dicono che «gli operatori sono stati protetti o si sono protetti in maniera adeguata perché è un numero sovrapponibile a quello dei cittadini. I sanitari non si sono infettati di più perché non avevano dpi» e questo per Gallera «evidenzia come i grandi sforzi della regione ci hanno portati a garantire la tutela degli operatori».

Di seguito i dati di oggi venerdì 22 maggio. Le differenze sono riferite alla giornata di ieri:

- i tamponi effettuati: 19.028, totale complessivo: 641.593

- attualmente positivi: 25.933 (-782)

* totale complessivo dei positivi riscontrati in Lombardia dall’inizio della pandemia ad oggi: 86.384

- i nuovi casi positivi: 293 (1,5% rapporto con i tamponi giornalieri, il più basso in assoluto)

- i guariti/dimessi: +1.018, totale complessivo: 44.667

- in terapia intensiva: -19, totale complessivo: 207

- i ricoverati non in terapia intensiva: -91, totale complessivo: 4.028

- i decessi: 57, totale complessivo: 15.784

I casi per provincia con la differenza rispetto a ieri:

MI: 22.528 (+73) di cui 9.525 (+35) a Milano città

BG: 12.732 (+51)

BS: 14.345 (+19)

CO: 3.713 (+35)

CR: 6.374 (+9)

LC: 2.706 (+6)

LO: 3.392 (+5)

MN: 3.310 (+2)

MB: 5.409 (+13)

PV: 5.151 (+46)

SO: 1.407 (+3)

VA: 3.446 (+23)

e 1.871 in corso di verifica.

L’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera farà un aggiornamento sulla situazione del Coronavirus oggi, venerdì 22 maggio, in una diretta Facebook alle 17.45. Sarà possibile seguirla sulla pagina Facebook di LombardiaNotizieOnline e sul sito www.lombardianotizie.online.

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