L’ora legale può portare anche problemi
Ecco i rimedi per evitare disturbi fisici

Esattamente la notte di Pasqua, tra sabato 26 e domenica 27 marzo, la lancetta dell’orologio dovrà essere spostata di un’ora in avanti.

Lo scopo dell’ora legale è quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. Dal 1996 tutti i Paesi dell’Unione Europea, Svizzera ed Est Europa compresi, adottano lo stesso calendario per l’ora legale. Non aumenta le ore di luce disponibili, ma solo induce un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente “sprecate” a causa delle abitudini di orario.

Secondo un sondaggio risulta che gli italiani sono per il 50% a favore e per il 50% contrari all’ora legale. Tuttavia il nostro Paese sembrerebbe più favorevole ad abolire l’ora solare: questa soluzione comporterebbe l’utilizzo dell’ora legale tutto l’anno.

Nei soggetti più sensibili, il passaggio dall’ora solare a quella legale, e viceversa, può provocare difficoltà nel riposo notturno. Ne risentono i nostri ritmi, che si trovano a essere alterati. Affaticamento, difficoltà di concentrazione, cattivo umore possono essere alcuni dei disturbi che si riscontrano in questo periodo di transizione, tanto che nei casi più gravi può subentrare anche una leggera fase depressiva. Inoltre l’aumento delle ore di luce determina un ritardo nella secrezione della melatonina, l’ormone del sonno.

Cosa fare allora? Andare a letto un po’ prima, magari con esercizi di respirazione per allentare la tensione. Assumere inoltre pasti leggeri, meglio se a base di verdure e ancor meglio se ricchi di magnesio. Il mattino dopo può essere utile il guaranà per contrastare la stanchezza, ma soprattutto esercizio fisico, anche se lieve, per stimolare e aiutare l’organismo a risicronizzarsi. In generale l’attività fisica al primo mattino è sempre consigliabile.

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