Loreto piange Andrea «Cicci»
«Un leader umile e silenzioso»

Il ricordo di amici e compagni di squadra di Andrea Gatti, il 21enne morto per le conseguenze di un incidente in moto.

«Negli spogliatoi di Loreto era per tutti «Cicci», uno di quei leader silenziosi in ognuna delle rappresentative giovanili in cui ha militato. Giovane e con la voglia di divertirsi sì, ma sempre con un modo di fare estremamente calmo, pacato, umile, silenzioso, rispettoso dei compagni e dell’avversario». Così Federico Biffignandi, giornalista e scrittore, compagno di squadra nel Loreto Calcio, ricorda Andrea Gatti, il giovane di 21 anni di Loreto, che si è spento nella mattinata di lunedì al «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo.

Fatale il gravissimo trauma cranico riportato mercoledì 1° novembre a Seriate, cadendo dalla sua moto Kawasaki 650. Andrea aveva studiato all’istituto Quarenghi e si era diplomato da un paio d’anni. Dopo aver fatto l’agente immobiliare, da qualche mese aveva trovato lavoro come impiegato in una ditta di porte blindate in via per Zanica. Lascia il padre Giuseppe, la mamma Paola e la sorella 15enne Laura. La sua famiglia ha dato l’assenso all’espianto degli organi.

«Chi scrive, con un pizzico d’orgoglio, ricorda di essere stato anche il suo capitano e di quanto facesse un piacere enorme vedere un giovanissimo saper riconoscere ed ascoltare la figura di chi in campo porta la fascia al braccio. Noi compagni lo ammiravamo per questo» ricorda Biffignandi. «Loreto ha perso uno dei suoi figli, uno di quei ragazzi che hanno segnato un’epoca lunga e florida di questa società ed è per questo che giovedì sera, chi l’ha conosciuto, si è allenato con un pensiero speciale rivolto a lui e forse ha anche sperato di rivederlo in campo per un attimo o negli spogliatoi a cambiarsi. In silenzio, ma sempre con il sorriso. Proprio come sapeva fare lui».

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