Shopping con aria condizionata
per il primo giorno di saldi in Bergamasca

Lunghe code in auto in direzione Oriocenter nella mattinata di sabato 6 luglio: saldi al via con i centri commerciali presi d’assalto. In cerca di fresco e sconti.

È partita in tutta Italia la caccia allo sconto. All’apertura ufficiale della stagione dei saldi sabato 6 luglio, secondo i negozianti, ci sono almeno due milioni e mezzo di italiani in cerca dell’affare migliore già nel primo weekend di ribassi. Le percentuali, peraltro, sarebbero già molto elevate, in molti casi al 50% sul prezzo di cartellino, proprio per invogliare i consumatori dopo la fiacca degli acquisti della primavera.

In molti per «recuperare il crollo delle vendite degli ultimi mesi» stanno «puntando tutto su sconti record già dal primo giorno di saldi», dice il Codacons, che ha registrato una «buona affluenza» in tutti gli outlet «presi d’assalto già dalle prime ore del mattino», mentre nelle grandi città si sono viste «code presso le boutique d’alta moda del centro». Ad alimentare lo shopping in città a forte vocazione turistica come Roma, Firenze e Milano, dicono ancora i consumatori, «sono in larga parte cittadini stranieri (in testa russi, cinesi e giapponesi)». Meno bene invece «la situazione di centri commerciali e negozi di periferia, per i quali l’affluenza risulta in calo». In Bergamasca si sono registrate lunghe code in auto per raggiungere il centro commerciale «Oriocenter»: in molti hanno optato per lo shopping con aria condizionata viste le temperature di questi giorni. Per chi ha scelto il centro spese in relax senza troppa calca.

Oltre 14,6 milioni di italiani (il 33% dei consumatori maggiorenni) ha deciso di approfittare dei saldi che partono oggi in tutta Italia, per una spesa media di 270 euro a famiglia, circa 104 euro a persona. È la stima che esce da un sondaggio condotto da Swg per Confesercenti.

Ma il giro d’affari complessivo, sottolinea la ricerca, potrebbe salire rapidamente: c’è infatti anche un 49% di italiani che non ha già deciso di acquistare, ma si farà comunque un giro tra le vetrine per vedere se ci sono offerte interessanti. I clienti si concentreranno soprattutto nei primi giorni: il 53% prevede di comprare nella prima settimana. In particolare, in questo primo weekend si attendono circa 2,5 milioni di clienti. Si cercheranno soprattutto calzature, indicate dal 52%. La priorità, tuttavia, è il prezzo: il 39% dichiara di voler approfittare dei saldi per «risparmiare il più possibile», una quota in decisa ascesa rispetto al 31% rilevato la scorsa estate. Crescono i «furbetti del camerino»: il 69% di chi compra sul web ammette di provare prima in un negozio.

Dietro alle calzature, nella graduatoria degli articoli più ricercati, si piazzano maglie e magliette (46%), pantaloni e gonne (34%), vestiti estivi femminili (32%) e camicie (28%). Il 16%, invece, cercherà costumi da bagno, parei e altri articoli «da mare», mentre un 12% è alla ricerca di vestiti estivi da uomo. L’11% vuole invece accessori, cinture, cappelli e foulard. Oltre alla fascia di popolazione attenta al prezzo resiste, comunque, un 54% di clienti che cerca la qualità, e userà le vendite di fine stagione per portarsi a casa un capo di qualità ad un prezzo accessibile. I saldi si confermano un evento ancora largamente «off-line»: la maggior parte assoluta dei clienti – il 67% – si servirà infatti di un negozio fisico per i suoi acquisti, mentre si rivolgerà all’online solo il 10%, mentre il 23% è ancora indeciso.

A pesare sui negozi, ricorda l’associazione dei commercianti, è però soprattutto la concorrenza sleale di chi pratica saldi illegali, in anticipo sui tempi stabiliti e fuori dalle regole previste per le vendite di fine stagione. Il 26% dei consumatori – oltre uno su quattro – ammette di essere stato contattato personalmente per offerte legate a pre-saldi irregolari che, secondo le stime di Confesercenti, valgono ormai quasi 600 milioni di vendite. «Le famiglie italiane cercano di risparmiare, e i saldi estivi sono l’occasione ideale, visto anche l’assortimento record presente nei negozi dopo una primavera difficile per le vendite, frenate dall’incertezza dei consumatori e da un meteo pazzo», spiega Roberto Manzoni, Presidente di Fismo Confesercenti. «Ma serve intervenire sulla babele dei finti saldi. La situazione è ormai fuori controllo: le vendite di fine stagione irregolari dilagano, una forma di concorrenza sleale che non danneggia solo le imprese che seguono la normativa, ma anche i clienti. Si tratta infatti di eventi completamente fuori legge, che non rispettano neanche le regole su scontistica e trasparenza. Bisogna mettere un freno a questa deriva: servono più controlli», conclude.

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