«Mascherina come le cinture di sicurezza
Servirà pure in autunno contro l’influenza»

«Credo che, salvo notizie con basi scientifiche a riguardo di una mutazione del virus, almeno sino a quando non verrà scoperto e messo a disposizione il vaccino la mascherina dovrà entrare nella nostra vita quotidiana».

«È come la cintura di sicurezza: abbiamo imparato ad allacciarla non appena si sale in auto». Il presidente dell’Ordine dei medici bergamaschi, Guido Marinoni, insiste sull’utilizzo dei dispositivi di sicurezza e sul distanziamento sociale perché non è poi così convinto che, come va spiegando qualche virologo, il virus è diventato meno aggressivo.

«Bisogna stare attenti a lanciare certi messaggi, c’è il rischio che l’attenzione venga allentata - avverte -, anche perché certe affermazioni non sono supportate da riscontri scientifici. Dire che negli ospedali ora arrivano pazienti meno gravi perché il virus è mutato è un azzardo. Il Covid nella stragrande maggioranza dei casi dà infezioni lievi. Soltanto pochi malati sviluppano sintomi gravi. L’ecatombe di marzo e aprile è dovuta alla enorme diffusione del virus nella popolazione. L’app del Comune di Bergamo riporta una proiezione in virtù della quale sarebbero stati 300 mila i bergamaschi contagiati. Seimila sono i morti e credo 20 mila i ricoverati. Chiaro che davanti a queste cifre, anche la proporzione dei casi gravi finisce per fornire numeri enormi. Il virus non è cambiato ed è ancora in giro. Dire che è diventato benigno in tre mesi è un’ipotesi priva di dimostrazione scientifica».

Ma ora, grazie a lockdown, dispositivi di protezione e distanziamento, il Covid-19 fa fatica a circolare, ed è così che, per Marinoni, si spiega la diminuzione dei contagi. «Se avessimo cominciato da subito a utilizzare guanti e mascherine, a stare distanti, a non uscire di casa, l’infezione non si sarebbe diffusa nel modo in cui si è invece diffusa - argomenta -. Se ora tornassimo a vivere come prima, il rischio è che il virus torni a circolare in maniera massiccia».

Per Marinoni, distanziamento e dispositivi di sicurezza serviranno anche per bloccare le influenze autunnali. «È importante perché vorrà dire che saranno necessari meno tamponi per capire se uno con la febbre ha il Covid o una forma influenzale – ragiona -. E in questo senso il vaccino antinfluenzale sarà un altro elemento determinante quest’autunno. Molti Paesi lo richiederanno e sarà bene non restarne senza».

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