Mercoledì caldo anomalo, fino a 30°
Colpa del riscaldamento globale?

Il Nord Italia attende un mercoledì quasi estivo, in particolare tra Piemonte e Lombardia, con massime sui 26-28°C. Non esclusi picchi vicino ai 30°C a Milano. Attenzione però al vento a tratti forte specie sulle Alpi.

«Durerà solo un giorno, ma mercoledì su Milano, Bergamo e le regioni di Nord-Ovest in generale si vivrà un pomeriggio dal clima praticamente estivo, con le temperature massime che potranno toccare i 27-28°C su molte città di pianura di Piemonte, Lombardia, Emilia ( da Torino a Milano, Bergamo, Brescia, Piacenza, Parma )» – lo confermano gli esperti di 3bmeteo.com che aggiungono – “non esclusi picchi locali prossimi anche ai 29-30°C, in particolare tra le province di Milano, Cremona, Lodi, basso bresciano e piacentino.

L’avvio di giornata sarà anche piuttosto fresco e saranno necessarie felpe e giacchette ma in poche ore lo sbalzo termico sarà notevole e nel pomeriggio si potranno sdoganare ancora maniche di camicia e maniche corte. Se verranno confermati, si tratterà di valori assolutamente anomali e record per la fine di ottobre, pensate circa 8-10°C oltre la norma per il periodo. Temperature fino a 25-26°C potranno interessare anche il fondovalle della Val d’Adige, il Veneto centro-occidentale (decisamente più fresco tra Veneto orientale e Friuli Venezia Giulia). Sulla Liguria infine attesi picchi di oltre 25-26°C sull’entroterra di Ponente mentre sulla Riviera non si dovrebbe andare oltre i 23-24°C salvo rare eccezioni.»

«Anche sulle Alpi farà molto caldo per il periodo, con punte di 15-16°C a 1500m, fino a 18-20°C sulle Alpi Marittime; a 1000m punte di oltre 20-21°C ( sul basso Piemonte anche 23-24°C a 1000m)» – proseguono da 3bmeteo.com – «Attenzione però al vento: specie sui rilievi di confine e i valichi alpini, spireranno forti venti settentrionali con raffiche anche di oltre 100km/h oltre i 2000m».

L’impennata termica sarà provocata da venti secchi e caldi di caduta dall’arco alpino (venti di foehn) che verranno attivati a Sud delle Alpi dalla particolare disposizione dell’anticiclone delle Azzorre tra Gran Bretagna e Francia e dal concomitante passaggio di una perturbazione che lambirà soprattutto l’arco alpino orientale (portando venti tempestosi sulle Alpi orientali).

Colpa del riscaldamento globale? «Non proprio, in realtà sbalzi termici anche improvvisi provocati dall’ingresso dei venti di foehn, fanno parte del clima del Nord-Ovest d’Italia e sono determinati da specifiche disposizioni dei centri di alta e bassa pressione che sono sempre avvenute anche in passato. I cambiamenti climatici influiscono soprattutto sulla più frequente espansione di masse d’aria più calde rispetto al passato alle medie-alte latitudini, per cui sta diventando più facile e frequente infrangere i precedenti record di temperatura» – concludono da 3bmeteo.com

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