Nato a Scampia fuggito alla camorra
«Una suora bergamasca mi ha salvato»

Davide Cerullo a Piazza Brembana racconta la forza di lasciare le strade della malavita dopo il carcere. E l’ incontro con la bergamasca suor Monica Redolfi

Legalità e libertà. Due parole chiave nella vita di oggi di Davide Cerullo, nato 43 anni fa a Scampia e testimone oggi di una storia che non è solo sua, ma di tanti bambini, ragazzi e famiglie di quel quartiere di Napoli, divenuto nel linguaggio della cronaca, il luogo del male. Davide ha conosciuto, da ragazzo e da giovane, le strade della malavita, della camorra e del carcere per trovare un giorno il coraggio di cambiare definitivamente strada, senza dimenticare, senza cancellare un passato pesante, ma con il coraggio di prenderlo in mano e riconoscervi in esso la vita di tanti ragazzi. Gira l’Italia ora, non solo per il suo lavoro di camionista, ma, accompagnato dai libri che ha scritto in questi anni, per incontrare i ragazzi e le famiglie da Sud a Nord.

Martedì 1°novembre alle 20,30 sarà a Piazza Brembana, nel salone «Papa Giovanni» dell’ oratorio, per raccontare la sua vita e gli incontri che l’ hanno cambiata. Lunedì e martedì incontra invece i ragazzi dei tre plessi della scuola media dell’ alta Valle Brembana.

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