«Neanche Totò Riina trattato così»
Bossetti e l’arresto - i video di Marita

«Avevo paura, circondato da una trentina di poliziotti. Stavo svenendo. Sono stato trattato in maniera vergognosa, schifosa».

Poco prima della pausa pranzo, Massimo Bossetti racconta i momenti concitati del suo arresto, avvenuto in un cantiere di Seriate il 16 giugno 2014: «Avevo paura, sono stato trattato in maniera schifosa, direi vergognosa. Peggio di uno spacciatore, di un mafioso. Peggio di Totò Riina». E ancora: «Era una detenzione devastante, cruda e io pensai alle persone che avevo vicino in cantiere».

E aggiunge: «Mi hanno circondato, hanno circondato il cantiere. Che cosa pensavano? Che scappassi? Avevo i piedi ne cemento - spiega -. Mi hanno detto di stare zitto, di non guardarli negli occhi, di non parlare o fare domande».

Una descrizione approfondita della paura e dell’angoscia con la stessa moglie Marita Comi che pare turbata dal racconto. E proprio Marita Comi è stata «assalita» dai media quando è uscita dal Tribunale di Bergamo per la pausa pranzo: con gli avvocati della difesa si è diretta al bar Duse per il pranzo. Fuori dal Tribunale, nel frattempo, già una lunga coda di chi aspetta per rientrare.

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