Nomine docenti, allarme sulle regole
Iter troppo complesso, si rischia il caos

Le indicazioni operative per guidare i dirigenti nella nuova procedura di scelta dei docenti sono state rese note dal Miur, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nel tardo pomeriggio di venerdì 22 luglio.

Il tam tam dei sindacati però era già iniziato da qualche giorno: troppo complicato il nuovo iter e troppo poco tempo per poterlo mettere in pratica ed evitare caos organizzativo. Da quest’anno infatti cambia il metodo di reclutamento dei nuovi docenti nelle singole scuole. Dopo aver concluso le procedure che riguardano la mobilità degli insegnanti infatti, i dirigenti scolastici possono iniziare la ricerca di quelli nuovi.

Compito di ogni dirigente è quello di scrivere un bando nel quale vengono individuate le figure di cui necessita il proprio istituto; oltre al numero di persone e alle materie di riferimento, i presidi devono anche indicare per ogni figura da tre a sei specifiche competenze (scelte tra quelle indicate nella circolare dello stesso Ministero) in linea con il Piano triennale dell’offerta formativa e con il Piano di miglioramento della propria scuola.

Il bando deve essere pubblicato sul sito dell’Istituto, a partire dal 29 luglio per la scuola d’infanzia e la primaria, dal 6 agosto per la secondaria di primo grado e dal 18 agosto per la secondaria di secondo grado. Tocca poi ai docenti presentare la propria candidatura negli istituti che ritengono più vicini alle proprie caratteristiche in base alle competenze richieste. I dirigenti scolastici devono poi esaminare i curriculum vitae dei docenti che presentano la propria candidatura nell’Istituto, ma anche esaminare quelli degli insegnanti inseriti nelle liste dell’Ambito di riferimento.

Individuati coloro ai quali proporre l’incarico, anche mediante colloqui, sia in presenza che in remoto (anche via Skype), i dirigenti dovranno motivare la propria scelta. «Dopo un anno scolastico appesantito sul piano degli adempimenti, - fa sapere la Cisl in una nota scritta - a seguito dell’approvazione della “Buona Scuola”, con l’immissione in ruolo dei docenti avvenuta a metà anno scolastico, la costituzione dei Comitati di valutazione e la definizione dei Piani dell’offerta formativa triennali, la richiesta di procedere con i bandi per i docenti dell’organico potenziato appare, in queste condizioni, un vero accanimento». E Anche negli istituti bergamaschi si teme il caos.

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