«Non cali il silenzio dopo il caso Rho
In provincia ci sono 100 casi simili»

«Dopo il caso Rho non dobbiamo far calare il sipario sulla questione dei licenziamenti nella scuola. Un altro centinaio di situazioni sono in mano a sindacati, ufficio scolastico e strutture per trovare una soluzione che non sia quella del licenziamento».

Silvana Milione, responsabile di Cisl Scuola Bergamo, torna sulla vicenda dei «licenziamenti obbligati» che ha coinvolto l’intero settore bergamasco, per il clamore suscitato prima dal «caso Rho» e poi dalla rapina effettuata da un ex bidello allontanato per i «precedenti».

«Intendiamoci, chi ha sbagliato è giusto che paghi, e chi si è reso responsabile di atti gravi non è il caso che rimanga a contatto con bambini e adolescenti. Ma non si può fare di tutta l’erba un fascio».

Per questo Cisl scuola chiede che l’esito favorevole dell’assurda vicenda del professor Rho debba estendersi a tutti i lavoratori della scuola «colpiti» da analoghi provvedimenti. Nello sola provincia di Bergamo sono circa un centinaio i provvedimenti che rischiano di colpire chi ha «dimenticato» di segnalare un precedente, qualunque esso sia.

«Chi, in buona fede, ha sbagliato e ha pagato, non può ricevere un provvedimento così iniquo come il licenziamento. La politica, le forze sociali e le istituzioni - prosegue Milione - non possono rimanere immobili di fronte a vicende paradossali, frutto di letture frettolose ed estremamente rigide della normativa: letture che portano poi l’amministrazione anche a pagare i danni provocati. Non possiamo permettere che bravi insegnanti siano licenziati per omessa dichiarazione per un fatto che, in ogni caso, non avrebbe precluso l’ingresso nel mondo della scuola».

Secondo la sindacalista, l’attenzione dovrebbe spostarsi sui veri problemi della scuola, «come l’edilizia scolastica, il miglioramento delle professionalità e la riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso formativo. La Cisl Scuola è pronta alle nuove sfide e auspica una piena collaborazione di tutti gli attori coinvolti».

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