Non basta la pioggia, c’è aria «cattiva»
Picco di Pm10 a Bergamo

Torna a farsi piuttosto cattiva la qualità dell’aria nella nostra provincia dopo alcuni giorni sotto la soglia di attenzione, mercoledì 15 gennaio un picco di 113 µg/m³ in centro città. A Roma polemiche per il fermo di tutti i diesel.

Non è servita la piccola perturbazione e la tenue pioggia caduta nella giornata di mercoledì 15 gennaio per tenere basse le concentrazioni di Pm10 che in questi ultimi giorni si stanno preoccupantemente rialzando dopo che tra il 9 e il 13 gennaio erano rimaste attorno al valore limite 50 µg/m³.

Ancora non si prospettano limitazioni al traffico, ma il il meteo non ci darà una mano i dati sono inevitabilmente in via di peggioramento. Martedì 14 gennaio nella centralina di via Garibaldi a Bergamo erano 70 µg/m³ e mercoledì 15 addirittura 113 µg/m³.

Stessa tendenza anche al rialzo anche se meno marcata anche nelle altre centraline della provincia. Guarda qui.

Il tempo previsto per i prossimi giorni

Il meteo nei prossimi giorni potrebbe dare una mano, per la serata di venerdì 17 e sabato 18 è previsto l’arrivo di una veloce perturbazione che porterà pioggia, non molta a dire il vero, in pianura e qualche spruzzata di neve in montagna.

Venerdì 17 gennaio: al mattino bel tempo su tutta la regione con la possibilità di qualche nebbia sulla medio/bassa pianura, in diradamento. Nel pomeriggio poco nuvoloso su tutti i settori con la tendenza ad aumento delle nubi a partire dal Pavese. Nella sera rapido aumento delle nubi ovunque con prime deboli piogge in estensione dal Pavese alla pianura centro/occidentale. Nella notte estensione dei fenomeni a tutta la regione con piogge diffuse in pianura e neve sulle Alpi oltre 1000 metri. Temperature: minime in diminuzione. In pianura minime per lo più comprese tra -1 e 1°C, con punte superiori nelle zone densamente urbanizzate del Milanese; massime generalmente comprese tra 9 e 11°C. Zero termico in calo e intorno a 1600 metri nelle ore centrali del giorno in libera atmosfera. Venti: deboli occidentali in pianura; venti tra deboli e moderati da sud/ovest a 1500 metri e 3000 metri.

Sabato 18 gennaio: al mattino piogge diffuse su tutta la regione e neve su Alpi e Prealpi oltre 800/1000 metri; tendenza a cessazione dei fenomeni sui settori occidentali. Nel pomeriggio deboli piogge sulla pianura centro/orientale, deboli nevicate su alta Valtellina e Valcamonica oltre 1000 metri, nuvoloso sui settori occidentali. Nella sera graduale cessazione dei fenomeni ovunque, ma persistono le nuvole su tutta la regione, con qualche apertura sulle province occidentali. Temperature: minime in aumento, massime in diminuzione. In pianura minime per lo più comprese tra 3 e 5°C; massime generalmente comprese tra 6 e 9°C. Zero termico in lieve calo e intorno a 1200 metri nelle ore centrali del giorno in libera atmosfera. Venti: deboli da nord/ovest in pianura; venti tra moderati e forti settentrionali a 1500 e 3000 metri.

Situazione e polemiche a Roma

Il blocco dei modelli alimentati a gasolio con omologazione Euro 6, previsto dall’ordinanza firmata dal sindaco di Roma Raggi, che è scattato martedì ha creato enormi disagi per gli automobilisti e soprattutto per quelli che avevano acquistato modelli diesel di ultimissima generazione ed il cui impatto ambientale è assolutamente irrilevante. Ma ha anche generato una serie di reazioni da parte degli operatori del settore automotive e del mondo scientifico e accademico, allarmati per un approccio al problema che - come ha sottolineato l’UNRAE (Associazione delle Case automobilistiche estere) - non punta ad ottenere una vera e concreta soluzione del problema dell’inquinamento atmosferico urbano, considerando che contestualmente al blocco dei diesel più moderni è stata permessa la libera circolazione in deroga di veicoli a benzina con oltre venti anni d’età.

Nessuna giustificazione circa una presunta utilità di questo blocco per ridurre le polveri sottili, che sono e restano un grave problema per la salute nelle città, anche da parte di Pier Luigi del Viscovo, direttore del Centro Studi Fleet&Mobility.» e polveri sottili provengono per metà dagli impianti di riscaldamento - sostiene del Viscovo - e il trasporto, tutto non solo le auto, incide per circa il 10%. Più della metà è invece costituita da polveri della strada sollevate dal rotolamento delle ruote. Basterebbe lavare le strade per abbatterle drasticamente, come accade quando piove. Questi sono dati scientifici ben conosciuti. I tubi di scappamento emettono pochissime polveri e i motori Euro 6 ancora meno.

I nuovi diesel poi sono il 20% meno inquinanti dei motori a benzina. Fermarli non ha alcun fondamento» Un recente studio realizzato da Maria Vittoria Prati, dell’Istituto Motori del CNR, aveva evidenziato che «le soluzioni tecnologiche che vengono applicate ai veicoli rispondenti alla Euro 6d-temp sembrano permettere il rispetto dei limiti previsti anche durante la guida in condizioni reali» E la stessa Prati, nelle conclusioni, indicava come una concreta soluzione al problema della qualità dell’aria nelle città, lo svecchiamento del parco automobilistico che «comporta delle riduzioni dell’impatto emissivo dei veicoli circolanti, al fine di poter rispondere alle normative ambientali. E’ un processo che va guidato per poter utilizzare i vantaggi di ogni tecnologia senza escluderne alcuna, coniugando le esigenze ambientali con quelle di una mobilità personale e collettiva»

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